Arriva la nuova IUC (Imposta Unica Comunale), e sembra che i Novigliesi
abbiano anche quest’anno di che preoccuparsi. Cambiano i nomi, ma non la
sostanza, dal momento che la nuova tassa è semplicemente l’accorpamento di
imposte che già conosciamo fin troppo bene: l’IMU, ovvero l’imposta patrimoniale
legata al possesso di immobili; la TARI (la vecchia TARES), ovvero la tassa sui
rifiuti, destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei
rifiuti, che è a carico dell'utilizzatore; e a queste si aggiunge il nuovo tributo
per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che
dell'utilizzatore dell'immobile. Il Comune di Noviglio ha recentemente
approvato il regolamento della nuova IUC e a breve sapremo che cosa ci aspetta.
Confermate le
aliquote, e le relative detrazioni, per quanto riguarda l’IMU (0,96% aliquota
base, 0,45% per le abitazioni principali di categoria A1, A8 e A9): l’abitazione
principale non di lusso è, come noto, esente dal pagamento dell’IMU.
Naturalmente, come negli anni scorsi, ad essere colpiti pesantemente dall’imposta
saranno ancora una volta le attività economiche e i possessori di seconde case.
Per quanto riguarda la TASI, si prevede un’aliquota dell’1
per mille sia per le abitazioni principali e relative pertinenze, sia per tutte
le altre tipologie di immobili. Considerando che la legge dispone che la somma delle
aliquote della TASI E dell’IMU per ciascuna tipologia di immobile non possa
superare il 10,6 per mille, partendo dal 9,6 per mille di aliquota base IMU
siamo di fatto al livello massimo consentito. Viene comunque prevista una detrazione
del 25% per i soggetti che presentano un reddito famigliare ISEE uguale o
minore all’importo considerato “minimo vitale” (non ben precisato in Delibera).
Con questa nuova imposta il Comune raccoglierà le somme per coprire meno
della metà dei cosiddetti “servizi indivisibili”, tra cui: 150mila Euro per l’illuminazione
pubblica, 187mila Euro per la sicurezza pubblica, 18mila Euro per la
biblioteca, 4mila Euro per un “ufficio relazioni con il pubblico”.
Preoccupa anche la TARI, la "nuova" tassa sui
rifiuti, con la quale il Comune dovrà coprire circa 500mila Euro di costi per l’igiene
urbana, andandoli a pescare per oltre l’80% dalle utenze domestiche, ovvero
dalle nostre famiglie. Confermate le aliquote sulla parte variabile e questo,
grazie ad una piccola riduzione del budget totale della spesa, dovrebbe
mantenere l’imposta ai livelli dello scorso anno. Il che, è bene ricordarlo,
non è un di per sé un fatto positivo, tenuto conto che proprio nel 2013 avevamo riscontrato un incremento - rispetto alla tassa rifiuti dell'anno precedente - che andava dal 46% e
65% rispettivamente per le famiglie con due e tre componenti al 122% per i nuclei familiari più numerosi. Il tutto nel quadro di livelli
impositivi decisamente più alti rispetto a quelli dei Comuni vicini al nostro,
con un servizio di igiene urbana analogo (e anzi, come ci segnalano alcuni
cittadini, con una piattaforma ecologica in meno, unici in tutto il bacino
della SASOM). L’unica certezza, per ora, è che la TARI si pagherà in due rate,
entro il 30 settembre e il 30 novembre 2014, oppure entro il 31 ottobre 2014 in
un’unica soluzione.
Aspettando le scadenze e le consuete, interminabili code in
posta, staremo a vedere.
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