Dopo recenti episodi che hanno risvegliato l’attenzione sul
tema della sicurezza stradale, abbiamo pensato di iniziare questo 2015 con una inconsueta “hit parade”: la top 10 del rischio sulle strade di Noviglio.
Perché in bici, a piedi, in auto, da queste parti, è bene tenere gli occhi
aperti.
L’elenco che il Comitato ha costruito, a partire dalle tante mail, dai
post sui social network e dalle segnalazioni dei cittadini, è una lista di
nomination non esaustiva e soprattutto “aperta”: con la collaborazione di
tutti, vorremmo segnalare all’Amministrazione alcune priorità e, perché no,
sviluppare progetti da suggerire a chi di competenza per promuovere la
sicurezza stradale su tutto il territorio comunale.
Ecco le nostre prime dieci
“emergenze”. Partecipa anche tu al sondaggio che trovi in fondo alla nostra pagina web, selezionando una delle seguenti situazioni, oppure invia una mail al nostro indirizzo di posta noidinoviglio@gmail.com sottoponendoci ulteriori casi problematici.
1. Ingresso a Noviglio dalla Provinciale 203. Incrocio nevralgico e
ingresso ideale al paese: alta velocità, visibilità ridotta con la nebbia e
precedenze spesso non rispettate. Nel caos la pista ciclabile: se non si va
fino al semaforo in Piazza XI Settembre, qui ad ogni attraversamento si rischia l’investimento.
Ma una bella rotatoria no?
2. Immissione di Via Cattaneo sulla Provinciale e attraversamento pedonale
a Noviglio. Auto velocissime, attraversamento pedonale poco visibile e
pericoloso soprattutto per i ragazzi che prendono il bus. Il tracciato della pista ciclabile è uno slalom e comporta ai ciclisti di percorrere tratti contromano e con scarsa visibilità.
3. Via Guido Rossa a Mairano e strada per Tavernasco. Stretta,
tortuosa, presa d’assalto dalle auto soprattutto al mattino, come bypass in
direzione di Milano. All’ingresso di Mairano è stato sistemato finalmente il
dissuasore, ma la via è buia e il fosso a lato della stradina è un pericolo
costante per auto e ciclisti.
4. Incrocio Via dell’Industria, Via Papa Giovanni XXIII e S.P. 203 a Santa
Corinna. Il semaforo con la svolta a sinistra è un palliativo del tutto
inutile in questo incrocio in cui i flussi veicolari convergono in maniera
disordinata. Pericoloso anche l’incrocio di Via Don Minzoni subito dietro il
curvone di Conigo.
5. Strettoia Via Guido Rossa e Piazza Roma a Mairano. La cascina alla
fine l’hanno abbattuta, ma la strettoia è rimasta, e soprattutto al mattino le
auto dirette verso Milano vi sfrecciano, entrando a tutta velocità nella
“piazza” di fronte al Municipio. Proiettili pronti a colpire auto, ciclisti e
pedoni.
6. Incrocio del “Porteghetto” a Mairano. Zero visibilità per chi
proviene da Via Pertini, e solo uno specchietto di fronte a ovviare al
problema. Soprattutto al mattino e con la nebbia, un pericolo costante per gli
automobilisti, anche a causa delle alte velocità.
7. Svincolo autostradale A7 di Binasco. L’incrocio della paura alle
porte del paese: una situazione incomprensibile, che da decenni attende una soluzione che non arriva mai. Gli incidenti sono purtroppo all’ordine del giorno, le code alle ore di
punta interminabili.
8. S.P. 203 Noviglio-Gaggiano. Dopo il bivio per Tainate, terra di
nessuno. Stretta, dissestata, piena di buche (che spesso assumono i connotati di
vere e proprie voragini) a bordo strada. Ogni volta che si incrocia qualcuno,
bisogna pregare di non rovinare l’auto. La allarghiamo? No, manteniamo la
mulattiera attuale, altrimenti ci passano i camion. Peccato che, nonostante i
divieti, i mezzi pesanti ci passino comunque spesso, e indisturbati.
9. Via Attilio Valé a Noviglio, incrocio Via Carducci. Alla fine il
prolungamento della strada col ponte sul Cavo Mainone è stato aperto, ma solo
in un senso di marcia. Nella pratica, però, c’è chi lo imbocca contromano,
rischiando il frontale. Da quanto ci segnalano, inoltre, Via Valé ormai viene utilizzata come un autodromo.
10. Via XXV Aprile a Santa Corinna Vecchia. Un senso unico istituito
con una decisione a senso unico. Negli anni, ne abbiamo viste di tutti i
colori: dal sottopasso allagato fino ai mezzi di soccorso
bloccati. Ma quello di imboccare la strada contromano è uno sport ormai
abbastanza consolidato.