Comunità

Mairano
Il Castello di Mairano
Storica sede municipale del territorio di Noviglio, Mairano è oggi un caratteristico borgo rurale della media pianura milanese, raccolto attorno alla Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, edificio di culto eretto nel XIII secolo e ampliato nel 1693, e dominato da un antico edificio fortificato eretto dai Visconti nel XV secolo, noto come Castello di Mairano. Non resta pressoché più nulla, invece, dell'impianto originario della settecentesca Cascina di Mairano, oggetto in tempi recenti di un importante progetto di trasformazione urbanistica a fini residenziali. 
Nel Settecento il territorio di Mairano comprendeva il solo nucleo storico, il vicino Molino della Segrona, e un piccolo cascinale, oggi scomparso, lungo la strada per Noviglio; terreni, case ed orti appartenevano in larga misura al Collegio della Guastalla, ad eccezione di alcuni appezzamenti ed orti del curato di Mairano. Qualche chilometro a nord era già chiaramente individuabile il nucleo rurale autonomo di Tavernasco, già menzionato fin dal XII secolo, con il suggestivo Oratorio di San Rocco, eretto tra il 1519 e il 1573. 
La chiesa di San Michele Arcangelo
Intorno alla metà dell’Ottocento Mairano diviene capoluogo del comune di Noviglio ed Uniti, accorpando anche Tavernasco e il territorio della Cascina Domenegasco: il nucleo settecentesco si arricchisce nel frattempo dell'edificio delle del Municipio, mentre lungo la strada per Noviglio compare un piccolo cimitero. 
L'oratorio di San Rocco a Tavernasco
Nonostante il rapido sviluppo edilizio degli anni Ottanta e Novanta, Mairano – che conta oggi 871 abitanti – sorge ancora in un contesto agrario di notevole interesse paesaggistico, circondata da rogge e risaie. A breve distanza, superato il bel Mulino della Sagrona lungo la strada comunale per Zibido San Giacomo, la cascina di Tavernasco, completamente immersa all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, che è oggi conosciuta come “la cascina delle marcite” per la presenza dei prati marcitoi, ed è una tra le più ampie superfici coltivate ancora con questo antico metodo nel Parco. Delle antiche corti agricole resta la più grande, gestita da una azienda di notevoli dimensioni, che mantiene in perfetto stato le grandi marcite che si trovano ad est dell’insediamento.
Un aspetto che ha caratterizzato per anni, è stata la presenza delle cicogne, le quali arrivavano nel mese di aprile e nidificavano sul campanile della chiesa di San Michele a Mairano. Dopo la covata e la nascita di due o tre piccoli, ad agosto le cicogne abbandonavano il nido per raggiungere altre mete.

Tainate
La chiesa dei SS. Pietro e Paolo
Tainate e le sue antiche cascine rappresentano una delle più antiche testimonianze del tradizione rurale del Novigliese. Il nucleo originario di Tainate si trova nella porzione settentrionale del territorio di Noviglio, ed è oggi costituito da un aggregato di edifici residenziali, artigianali, e rurali, addensati alle spalle, per chi arriva da Noviglio, della Chiesa parrocchiale dedicata ai Santissimi Pietro e Paolo, inaugurata nel 1492 e successivamente rimaneggiata nell'Ottocento.
Le origini del borgo sono antichissime: ritrovamenti di reperti risalenti all'età celtica e romana testimoniano che l'area è stata popolata da tempo remoto. Un primo documento ufficiale, un atto notarile risalente al 1071, cita il “locus et fundus Tadenatis”. Fin dal 1583 Tainate fu sede parrocchiale e per oltre due secoli comune autonomo nell'ambito della Pieve di Rosate. Il Catasto teresiano del 1722 costituisce la prima concreta rappresentazione del nucleo di Tainate, feudo prima dei Terzago e successivamente degli Archinto, che presenta già una forma ben delineata, con una serie di corti affacciate su una rete viaria anche più articolata dell’attuale; nel cuore del paese, l'edificio della Cascina Archinto, originario del XII secolo ma trasformato con gusto ottocentesco. Poco più a ovest, oltre l'antica strada consortile che collegava Binasco a Gaggiano, si erge il nucleo rurale del Castellazzo, importante presidio difensivo del borgo di Tainate, con l'antica fortificazione viscontea del XV secolo, il mulino, la palazzina quattrocentesca e due ampie corti.
Risaie attorno a Tainate
Oggi Tainate è un tranquillo borgo interamente immerso nel Parco Agricolo Sud Milano, punto di partenza ideale per magnifici itinerari ciclopedonali attraverso risaie e campi coltivati. A pochi chilometri di distanza, si incontrano Cascina Gibera, Cascina Copiago e Cascina Doresano, immerse in uno dei più autentici paesaggi della media pianura irrigua, paradiso per ornitologi ed amanti della natura.
Una curiosità: risale al 1982 la scoperta dei giacimenti di idrocarburi tra Tainate e Castellazzo, con la perforazione, da parte di ENI, di alcuni pozzi impropriamente denominati “Gaggiano I” e "Gaggiano II". Lungo la strada che conduce all’abitato di Tainate è stato realizzato a partire dal 1986 il cosiddetto “Centro Oli di Gaggiano”, in funzione fino al 2003 e oggi dismesso, benché si parli di giacimenti ancora ricchi nel sottosuolo di Noviglio. Un piccolo Texas a pochi chilometri da Milano.

Santa Corinna
La chiesa dello Spirito Santo
Tranquillo insediamento residenziale e produttivo posto nel quadrante meridionale del Comune di Noviglio, Santa Corinna sorge a ridosso del popoloso abitato di Binasco nel secondo Dopoguerra. È attraversata dalla strada provinciale che collega Binasco a Gaggiano e Rosate, che divide la frazione in due nuclei noti come Santa Corinna Vecchia, posta a ridosso dell'autostrada Milano-Genova, lungo Via XXV Aprile, e Santa Corinna Nuova, a nord della provinciale, gradevole quartiere residenziale a bassa densità abitativa, caratterizzato da una sequenza di villette singole e a schiera.
Il territorio dove sorge la frazione era un tempo occupato dai terreni agricoli della Cascina Conigo, ancora oggi uno dei più grandi e meglio conservati complessi agricoli della media pianura irrigua, che si può ammirare lungo la strada per Noviglio. 
Cascina Conigo
L’aspetto attuale del complesso di Conigo, citato per la prima volta in un documento del 1182, è frutto di modificazioni avvenute nel corso dei secoli su un antico "castrum", successivamente legato alle fortificazioni lungo il corso del Ticinello, che marcava il confine tra i territori di Milano e Pavia. La descrizione del Catasto Teresiano mostra una corte fortificata, aperta verso l'oratorio di Santa Maria Nascente, magnifica testimonianza di architettura religiosa rurale del XIV secolo. Oggi l’antica corte fortificata non è più riconoscibile, mentre l’intero complesso ha assunto tra la seconda metà del Settecento e la prima metà dell'Ottocento la forma di un nucleo di più corti chiuse, specializzate per le diverse attività produttive agricole, con elementi decorativi unitari, quali le grandi arcate delle due prime corti e i torrini di ingresso. Poco oltre, superato il nuovo cimitero comunale, sorge la settecentesca Cascina Conago, affiancata da un interessantissimo mulino del Seicento. 
Il Museo Kartell
Oggi l'abitato di Santa Corinna si raccoglie attorno alla Chiesa dello Spirito Santo: la chiesa e l'oratorio annesso, furono progettati nel 1981; i lavori iniziarono l'anno seguente e terminarono nel 1990, anno in cui la chiesa venne consacrata dal Cardinale Carlo Maria Martini. Il nucleo religioso venne completato nel 2001 con la costruzione della torre campanaria. Architettonicamente, l'edificio religioso si discosta dalle forme più classiche dei luoghi di culto, e risulta così caratterizzato da linee essenziali e moderne. 
Santa Corinna, dove si concentra il tessuto produttivo locale, ospita un'ulteriore importante fonte di notorietà per l'intera comunità di Noviglio: lo stabilimento dell'impresa Kartell, attiva da decenni nello stampaggio di materie plastiche, oggi famosa su scala planetaria per il suo contributo all'affermazione del design made in Italy nel mondo. Presso l'impianto, in sé rilevante architettura progettata da Ignazio Gardella in collaborazione con la titolare dell'azienda Anna Castelli Ferrieri (1966-1976), adiacente all'autostrada A7 che collega Milano a Genova, è stato allestita un'interessante esposizione curata dalla Fondazione Museo Kartell. 

Noviglio
La chiesa di San Sebastiano

Sarà forse perché ne rappresenta il principale insediamento, con ben 2.313 abitanti, Noviglio ha storicamente dato il suo nome prima al feudo e successivamente al "comune sparso" di Noviglio, pur non avendone mai ospitato la sede municipale. Oggi Noviglio, tranquilla località residenziale posta in posizione baricentrica tra Gaggiano, Rosate e Binasco, è il fulcro della vita sociale e civica del paese, ospitando la principale piazza, alcuni negozi, il plesso scolastico, i locali ricreativi, le attrezzature sportive e l'ufficio postale. Il nucleo storico di Noviglio, si costituì attorno al XII secolo come comune rurale attorno ad un castello dotato di fossato appartenente alla famiglia Resta, feudatari della zona fin dal X secolo.
L'Osteria del Moro
Del nucleo originario del borgo nulla è rimasto ad esclusione della bella Chiesa parrocchiale dedicata a San Sebastiano, patrono di Noviglio, con la canonica ed alcuni vecchi edifici posti lungo l'attuale Via della Chiesa, che collegava la piazza con la strada consortile per Rosate: tra questi, ancora visibile lungo l'attuale Provinciale, un edificio, probabilmente fin dall’origine destinato a punto di stazionamento lungo l'itinerario tra Abbiategrasso e Binasco, noto come Osteria del Moro. Non lontano, sulla strada che da Noviglio conduce alle Cascine Arlugo e Cavoletto - appartenenti al vicino Comune di Rosate - una piccola edicola votiva dedicata alla Nostra Signora di Lourdes. 
Cappella della B.V di Lourdes
Nel Settecento il territorio di Noviglio comprendeva, oltre al piccolo nucleo originario, le vicine cascine Cassinazza e Guastalla, di proprietà del Collegio della Guastalla, e la cascina Rovina, col suo bel mulino, di proprietà, assieme al Castello, dei Resta; nel 1855 il castello è ancora riconoscibile, così come le corti rurali a sud ovest della chiesa. Tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento il nucleo di Noviglio perde l'impianto originario, con la scomparsa del sedime del palazzo fortificato e la relativa corte. 
Negli anni Cinquanta e Sessanta prende il via un rapido processo di urbanizzazione, dapprima tra l'attuale Via Puccini e il tracciato della Provinciale verso Tainate e Gaggiano, e poi ancora più ad ovest, fino all'attuale Via dell'Artigianato. Il processo di crescita estensiva a bassa densità dell'urbanizzazione prosegue per comparti residenziali, raggiungendo a nord Cascina Rovina, anch'essa oggetto nel corso degli anni Novanta di un importante intervento di riqualificazione e recupero, e lambendo ad ovest la Cassinazza. 
Annualmente, nel mese di settembre, Noviglio e le sue frazioni ospitano la Sagra della trebbiatura, importante manifestazione locale che ricorda l'antica tradizione rurale della raccolta del riso. 


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