Presso BAZARMILLA (a Noviglio, in Via G. Verdi 3 - mail: bazarmilla@hotmail.it - tel. 0290581331) sono già disponibili i moduli per la raccolta delle firme. Tutti gli interessati possono recarsi a firmare. Vi invitiamo a diffondere questo messaggio e a fare passaparola tra parenti, amici e conoscenti.
giovedì 19 dicembre 2013
Allarme sicurezza: al via la raccolta firme a Noviglio
Il Comitato civico "Noi di Noviglio" appoggia la petizione di iniziativa popolare "Allarme sicurezza a Noviglio. I cittadini pretendono risposte urgenti".
Presso BAZARMILLA (a Noviglio, in Via G. Verdi 3 - mail: bazarmilla@hotmail.it - tel. 0290581331) sono già disponibili i moduli per la raccolta delle firme. Tutti gli interessati possono recarsi a firmare. Vi invitiamo a diffondere questo messaggio e a fare passaparola tra parenti, amici e conoscenti.
Presso BAZARMILLA (a Noviglio, in Via G. Verdi 3 - mail: bazarmilla@hotmail.it - tel. 0290581331) sono già disponibili i moduli per la raccolta delle firme. Tutti gli interessati possono recarsi a firmare. Vi invitiamo a diffondere questo messaggio e a fare passaparola tra parenti, amici e conoscenti.
venerdì 13 dicembre 2013
Emergenza sicurezza: chiediamo risposte urgenti
Nelle ultime settimane i Novigliesi hanno assistito inermi ad una preoccupante sequenza di tentativi di effrazione, episodi di furto nelle abitazioni private e relative pertinenze, di vandalismo a danno delle proprietà pubbliche e private, di saccheggio, danneggiamento e furto di autovetture. In gioco c'è l'incolumità stessa delle persone.
Siamo purtoppo di fronte ad un’escalation degli episodi di microcriminalità nel nostro territorio, sebbene questi ultimi rappresentino da tempo a Noviglio un’emergenza costante. Molti cittadini segnalano una costante percezione di insicurezza e di esposizione al rischio di incursioni da parte di ladri e malintenzionati tra le mura domestiche, l’assenza di un presidio costante ed autorevole da parte delle forze dell’ordine sul territorio comunale, l’abbandono di intere frazioni all’incuria e al vandalismo.
Ci poniamo, in particolare, i seguenti interrogativi:
PRESIDIO DELLE FRAZIONI - relativamente al servizio di Polizia Locale, gestito dall’Unione di Comuni “I Fontanili” in condivisione con i comuni di Gaggiano e Besate, quante e quali sono le risorse umane e strumentali a disposizione del territorio novigliese, e qual è, in concreto, l’entità del presidio delle frazioni nel corso della giornata e delle ore notturne?
COORDINAMENTO FORZE DELL'ORDINE - esiste un coordinamento delle forze dell’ordine competenti, Polizia Locale e Carabinieri in primis, e tra esse e l’Amministrazione comunale, per garantire non solo interventi di emergenza “a chiamata”, ma un servizio di pattugliamento e monitoraggio costante del territorio e, in particolare, dei nostri centri abitati?
VIDEOSORVEGLIANZA - l’impianto di videosorveglianza, oggetto di un recente stanziamento di €. 4.636,00 per interventi di manutenzione e ripristino, è ora effettivamente in funzione? Quali sono i termini operativi per la gestione del servizio e in che modo la presenza di questo presidio può essere concretamente di ausilio per i cittadini nella prevenzione dei fenomeni di microcriminalità e/o nell’individuazione
dei colpevoli di eventuali reati al danno di persone o cose?
UNIONE DI POLIZIA LOCALE -
in che modo l’estensione del bacino di utenza dell’Unione di Polizia Locale incide sull’efficienza dei servizi, e in particolare sulla razionalizzazione dei costi diretti ed indiretti del servizio, con particolare riferimento al tema degli spostamenti e del presidio territoriale? E infine, a tale proposito, sono fondate le notizie, diffuse nei giorni scorsi dalla stampa locale, che vogliono come imminente l’ingresso nell’Unione di Polizia Locale del Comune di Corsico?
La cittadinanza, minacciata nella sua intimità, nella proprietà e anche fisicamente, nell'incolumità propria e della famiglia, chiede di sentirsi finalmente al sicuro a casa propria: chiede un maggior presidio fisico del territorio da parte delle forze dell’ordine, soprattutto nei centri abitati e nelle ore notturne, un’intensificazione dell’attività di videosorveglianza e monitoraggio, più prevenzione di fronte agli episodi di criminalità.
Già lo scorso lunedì 9 dicembre il Comitato aveva promosso un primo incontro ristretto sul tema della sicurezza con alcuni cittadini, per fare assieme il punto sulla situazione e condividere una strategia d’intervento. In data odierna è stata trasmessa al Sindaco la richiesta di un incontro urgente con i cittadini per chiedere all’Amministrazione uno sforzo congiunto con le forze dell’ordine per tentare di mettere un freno ad una situazione difficile: occorrono risposte ed azioni concrete che non possono che arrivare dalla sfera amministrativa e dalle forze dell’ordine, ma anche occhi aperti e massima attenzione da parte di ogni singolo concittadino.
Consapevoli del momento difficile per le finanze locali e delle caratteristiche del nostro territorio, siamo altresì convinti che su tema come questo dovrebbe trovare la massima condivisione da parte di tutti, indipendentemente dalle diverse visioni e divergenze politiche.
Siamo purtoppo di fronte ad un’escalation degli episodi di microcriminalità nel nostro territorio, sebbene questi ultimi rappresentino da tempo a Noviglio un’emergenza costante. Molti cittadini segnalano una costante percezione di insicurezza e di esposizione al rischio di incursioni da parte di ladri e malintenzionati tra le mura domestiche, l’assenza di un presidio costante ed autorevole da parte delle forze dell’ordine sul territorio comunale, l’abbandono di intere frazioni all’incuria e al vandalismo.
Ci poniamo, in particolare, i seguenti interrogativi:
PRESIDIO DELLE FRAZIONI - relativamente al servizio di Polizia Locale, gestito dall’Unione di Comuni “I Fontanili” in condivisione con i comuni di Gaggiano e Besate, quante e quali sono le risorse umane e strumentali a disposizione del territorio novigliese, e qual è, in concreto, l’entità del presidio delle frazioni nel corso della giornata e delle ore notturne?
COORDINAMENTO FORZE DELL'ORDINE - esiste un coordinamento delle forze dell’ordine competenti, Polizia Locale e Carabinieri in primis, e tra esse e l’Amministrazione comunale, per garantire non solo interventi di emergenza “a chiamata”, ma un servizio di pattugliamento e monitoraggio costante del territorio e, in particolare, dei nostri centri abitati?
VIDEOSORVEGLIANZA - l’impianto di videosorveglianza, oggetto di un recente stanziamento di €. 4.636,00 per interventi di manutenzione e ripristino, è ora effettivamente in funzione? Quali sono i termini operativi per la gestione del servizio e in che modo la presenza di questo presidio può essere concretamente di ausilio per i cittadini nella prevenzione dei fenomeni di microcriminalità e/o nell’individuazione
dei colpevoli di eventuali reati al danno di persone o cose?
UNIONE DI POLIZIA LOCALE -
in che modo l’estensione del bacino di utenza dell’Unione di Polizia Locale incide sull’efficienza dei servizi, e in particolare sulla razionalizzazione dei costi diretti ed indiretti del servizio, con particolare riferimento al tema degli spostamenti e del presidio territoriale? E infine, a tale proposito, sono fondate le notizie, diffuse nei giorni scorsi dalla stampa locale, che vogliono come imminente l’ingresso nell’Unione di Polizia Locale del Comune di Corsico?
La cittadinanza, minacciata nella sua intimità, nella proprietà e anche fisicamente, nell'incolumità propria e della famiglia, chiede di sentirsi finalmente al sicuro a casa propria: chiede un maggior presidio fisico del territorio da parte delle forze dell’ordine, soprattutto nei centri abitati e nelle ore notturne, un’intensificazione dell’attività di videosorveglianza e monitoraggio, più prevenzione di fronte agli episodi di criminalità.
Già lo scorso lunedì 9 dicembre il Comitato aveva promosso un primo incontro ristretto sul tema della sicurezza con alcuni cittadini, per fare assieme il punto sulla situazione e condividere una strategia d’intervento. In data odierna è stata trasmessa al Sindaco la richiesta di un incontro urgente con i cittadini per chiedere all’Amministrazione uno sforzo congiunto con le forze dell’ordine per tentare di mettere un freno ad una situazione difficile: occorrono risposte ed azioni concrete che non possono che arrivare dalla sfera amministrativa e dalle forze dell’ordine, ma anche occhi aperti e massima attenzione da parte di ogni singolo concittadino.
Consapevoli del momento difficile per le finanze locali e delle caratteristiche del nostro territorio, siamo altresì convinti che su tema come questo dovrebbe trovare la massima condivisione da parte di tutti, indipendentemente dalle diverse visioni e divergenze politiche.
mercoledì 11 dicembre 2013
Quando i conti non tornano...
Deve esserci sfuggito qualcosa: stavolta i conti proprio non ci tornano. Ci è ricapitata fra le mani la Deliberazione 5/2013, un provvedimento adottato dalla nostra Giunta comunale lo scorso 17 gennaio, con il quale la Giunta stessa si è rideterminata, al rialzo, le sue “indennità di funzione” e i gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Il provvedimento si riallaccia ad un Decreto Ministeriale del 2000 (il D.M. 119/2000), che ha previsto la possibilità di ritoccare al rialzo gli stipendi degli Amministratori fino al 10%, qualora si verifichino alcune situazioni: del 5% in presenza di fluttuazioni stagionali della popolazione, tali da giustificare un aumento del carico di lavoro, del 3% in presenza di comuni con un’adeguata autonomia tributaria (ovvero con una percentuale di entrate proprie sul totale delle entrate del comune), e un ulteriore 2% in funzione dell’ammontare della spesa corrente pro-capite.
Tornando a noi, nella Delibera si prende giustamente atto dell’assenza di fluttuazioni stagionali della popolazione. E si passa quindi agli indicatori “economici”, quelli del 3% e del 2%, per la cui definizione si fa ovviamente riferimento all’ultimo esercizio finanziario chiuso alla data del provvedimento, ovvero quello del 2011 (approvato ad aprile 2012). Ci ritroviamo nel conteggio della spesa pro-capite: poco meno di due milioni e mezzo di euro di spesa corrente posta a bilancio (anche questi dati sono tutti facilmente consultabili sul sito del Ministero dell’Interno), a fronte di una popolazione di 4.519, determinano una media di 549,45 euro, a fronte di una media per la fascia demografica di 496,33 euro. Vada, quindi, per il 2% di aumento.
Qualcosa non torna, invece, in relazione al rapporto tra entrate proprie (tasse e altre entrate extratributarie contabilizzate) e totale delle entrate del comune, parametro che dovrebbe giustificare un aumento del 3% delle indennità: complessivamente 1.569.716 euro, a fronte di entrate generali per 4.340.190 euro, pari al 36,17%. La cosa che non ci torna è il passaggio in cui si afferma che quest’ultima percentuale sarebbe superiore a quella prevista dal Decreto, che per i comuni lombardi con meno di 5.000 abitanti è pari al 47% (vedi tabella B del Decreto).
Non ci è chiaro, e non entriamo nel merito, il motivo per il quale il legislatore nazionale - dopo avere imposto con la Finanziaria 2006 un taglio lineare del 10%, consenta ancora oggi, in piena "spending review" (sul sito del Ministero dell'Interno è possibile visualizzare gli obiettivi di risparmio per Noviglio, tra cui 2.191 euro per le indennità degli amministratori), aggiustamenti al rialzo degli stipendi degli eletti, sulla base di meri criteri quantitativi. Ci limitiamo, dunque, a prendere atto della possibilità prevista dalla legge, seppur in presenza di molti dubbi di legittimità e di vari pronunciamenti della Corte dei Conti.
Tornando a noi, nella Delibera si prende giustamente atto dell’assenza di fluttuazioni stagionali della popolazione. E si passa quindi agli indicatori “economici”, quelli del 3% e del 2%, per la cui definizione si fa ovviamente riferimento all’ultimo esercizio finanziario chiuso alla data del provvedimento, ovvero quello del 2011 (approvato ad aprile 2012). Ci ritroviamo nel conteggio della spesa pro-capite: poco meno di due milioni e mezzo di euro di spesa corrente posta a bilancio (anche questi dati sono tutti facilmente consultabili sul sito del Ministero dell’Interno), a fronte di una popolazione di 4.519, determinano una media di 549,45 euro, a fronte di una media per la fascia demografica di 496,33 euro. Vada, quindi, per il 2% di aumento.
Qualcosa non torna, invece, in relazione al rapporto tra entrate proprie (tasse e altre entrate extratributarie contabilizzate) e totale delle entrate del comune, parametro che dovrebbe giustificare un aumento del 3% delle indennità: complessivamente 1.569.716 euro, a fronte di entrate generali per 4.340.190 euro, pari al 36,17%. La cosa che non ci torna è il passaggio in cui si afferma che quest’ultima percentuale sarebbe superiore a quella prevista dal Decreto, che per i comuni lombardi con meno di 5.000 abitanti è pari al 47% (vedi tabella B del Decreto).
Matematicamente, qualcosa non quadra. Se i nostri conti fossero esatti, l’aumento sarebbe dovuto essere del solo 2%, e non già del 5%, come invece avvenuto. Lo stipendio del sindaco, che era di 1.952 euro prima, sarebbe quindi dovuto salire a 1.991 euro, invece che agli attuali 2.049 euro; il costo complessivo annuo della Giunta, che prima era di 33.382 euro, sarebbe dovuto lievitare solo fino a quota 34.149 euro, invece che fino ai 35.051 euro attualmente previsti per il 2013 (oltre, naturalmente, all’indennità di fine mandato, anch'essa da ritoccare).
Già, sono in tutto solo 1.000 euro di differenza, ma se i nostri dubbi amletici sulla legittimità di parte dell’aumento deliberato dovessero essere fondati, crediamo che alla scuola o all’asilo nido potrebbero comunque fare comodo, di questi tempi. Non trovate?
Già, sono in tutto solo 1.000 euro di differenza, ma se i nostri dubbi amletici sulla legittimità di parte dell’aumento deliberato dovessero essere fondati, crediamo che alla scuola o all’asilo nido potrebbero comunque fare comodo, di questi tempi. Non trovate?
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