Traducendo in parole povere, se escludiamo gli esponenti della lista vincente e i candidati sindaci delle liste perdenti, che già siedono in Consiglio, ovvero dell’organo “consultante”, la disposizione preclude a sedici liberi cittadini novigliesi (i due non eletti della lista di maggioranza e i sette di ciascuna delle due liste perdenti) il diritto di partecipare attivamente a questo momento della vita civica della Comunità. La "colpa"? Semplicemente quella di aver esercitato il diritto all'elettorato passivo sancito dall'articolo 51, comma 1 della Carta Costituzionale.
In seguito, la Giunta ha esplicitato pubblicamente, in varie occasioni, le ragioni di questa scelta: quella di estendere a soggetti “estranei alla politica” la partecipazione ad organismi di consultazione popolare. Tuttavia, è abbastanza evidente – anche solo prendendo semplicemente atto della blanda (se non quasi del tutto assente) partecipazione alle sedute di un Consiglio comunale, purtroppo sempre più autoreferenziale – che in una piccola Comunità è forse proprio tra quei pochi che alle elezioni amministrative decidono di “metterci la faccia” che si può trovare qualche volenteroso. Lì, tra i “gruppi civici” (perché del termine “politica” si fa un uso assai strumentale, dalle nostre parti), ma soprattutto tra le Associazioni attive sul territorio.
I risultati dell’avviso pubblico varato dalla Giunta hanno avvalorato questa tesi. Alla riunione del 27 giugno i componenti “selezionati” della commissione si contavano sulle dita di una mano: tra questi, un paio di candidati “ribelli” alle ultime elezioni, come il nostro Segretario, che hanno sfidato la Giunta presentando ugualmente la candidatura che li escludeva, per denunciare la violazione dei principi di uguaglianza tra cittadini e la lesione del diritto all’elettorato attivo e passivo. Preso atto del fallimento conclamato, la riunione si è chiusa dunque con un nulla di fatto, e la promessa di riaggiornarci in autunno per la riapertura – secondo modalità non ben definite – dell’avviso pubblico. Poi, il silenzio.
Il Comitato Civico “Noi di Noviglio”, nei giorni scorsi, ha trasmesso al Sindaco di Noviglio una proposta operativa e concreta, che si prefigge il più ampio obiettivo di “sancire la rilevanza dell’associazionismo nell’ambito delle strategie per lo sviluppo locale tramite il rafforzamento dell’impegno civico e sociale della nostra Comunità, ma anche quello di individuare nelle Organizzazioni associative locali nuovi potenziali interlocutori, nel quadro di un confronto più ampio con la cittadinanza, per avvicinare le persone alla vita sociale, civile e culturale del paese”.
In concreto, la proposta prevede, innanzitutto, il varo di un regolamento per la gestione di un Albo comunale delle organizzazioni di tipo associativo attive nel nostro territorio, articolato in sezioni tematiche, che assolva alla funzione di garantire il riconoscimento formale delle Associazioni quali interlocutori del Comune, ad esempio per il patrocinio di iniziative e la stipula di convenzioni con l’Ente comunale, l’assegnazione in utilizzo temporaneo di strutture o di sedi associative di proprietà dell’ente, la nomina di rappresentanti in commissioni e/o gruppi di studio, la concessione di contributi ordinari e straordinari. Una bozza di testo del Regolamento è stata redatta dal gruppo di lavoro del Comitato e trasmessa in Comune.
Si propone, inoltre, il rilancio dell’avviso pubblico per la costituzione della Consulta, a seguito della rettifica del testo nelle parti palesemente in conflitto con logiche partecipative e la ridefinizione dei criteri di funzionamento e rappresentatività della Commissione consultiva, attualmente poco chiari: a tale proposito, si è rimarcata la necessità di un coinvolgimento diretto nel processo di consultazione delle Associazioni locali (possibilmente, a valle del varo dell’Albo di cui sopra).
“Noi di Noviglio” c’è stata e ci sarà, come crediamo anche tutte le altre numerose organizzazioni del volontariato civico attive sul nostro meraviglioso territorio. Stiamo a vedere.
Il Comitato Civico “Noi di Noviglio”, nei giorni scorsi, ha trasmesso al Sindaco di Noviglio una proposta operativa e concreta, che si prefigge il più ampio obiettivo di “sancire la rilevanza dell’associazionismo nell’ambito delle strategie per lo sviluppo locale tramite il rafforzamento dell’impegno civico e sociale della nostra Comunità, ma anche quello di individuare nelle Organizzazioni associative locali nuovi potenziali interlocutori, nel quadro di un confronto più ampio con la cittadinanza, per avvicinare le persone alla vita sociale, civile e culturale del paese”.
Si propone, inoltre, il rilancio dell’avviso pubblico per la costituzione della Consulta, a seguito della rettifica del testo nelle parti palesemente in conflitto con logiche partecipative e la ridefinizione dei criteri di funzionamento e rappresentatività della Commissione consultiva, attualmente poco chiari: a tale proposito, si è rimarcata la necessità di un coinvolgimento diretto nel processo di consultazione delle Associazioni locali (possibilmente, a valle del varo dell’Albo di cui sopra).
“Noi di Noviglio” c’è stata e ci sarà, come crediamo anche tutte le altre numerose organizzazioni del volontariato civico attive sul nostro meraviglioso territorio. Stiamo a vedere.