sabato 6 settembre 2014
Finalmente, ecco la nuova palestra di Noviglio
Sotto un sole incandescente, alla presenza delle Autorità, è stata inaugurata stamane a Noviglio la struttura destinata ad ospitare il nuovo refettorio e la palestra a servizio del plesso scolastico. La lunga attesa, tra intoppi e continue proroghe, è finalmente stata premiata: a qualcuno le forme innovative sono piaciute, altri hanno trovato decisamente troppo "di rottura" i materiali (a cominciare dal Cor-Ten arroventato dal sole settembrino) e la scelta di una palestra, peraltro non regolamentare, al primo piano di una scuola. Ma l'importante è che questa "grande opera", costata due milioni di euro ai cittadini novigliesi, sia finalmente giunta a conclusione e consegnata alla comunità.
martedì 5 agosto 2014
L’Assemblea degli iscritti elegge il nuovo Direttivo
Si è svolta nella serata di lunedì 28 luglio, a un anno
dalla nascita dell’Associazione, la prima Assemblea elettiva del Comitato
civico “Noi di Noviglio”, chiamata a rinnovare gli organi associativi per il
biennio 2014-2016. È stato eletto Presidente all’unanimità dagli Iscritti il
Sig. Luigi D’Amico, 41 anni, già Vice Presidente.
Il nuovo Consiglio Direttivo sarà così composto: Teo Dell’Olio,
43 anni, Vice Presidente; Giuseppe Costigliola, 43 anni, Tesoriere; Luca
Dallaserra, 31 anni, Segretario; Rosa Torcaso, 27 anni, e Paolo Caldi, 38 anni,
Consiglieri.
Nel suo primo anno di vita, non senza ostacoli e difficoltà,
l’Associazione si è affermata come un luogo di dialogo e confronto sui temi
legati allo sviluppo della Comunità al di fuori del “Palazzo”, accrescendo con
costanza e impegno il numero dei suoi iscritti e simpatizzanti, i temi oggetto
di dibattito ed analisi e le proprie competenze. Un percorso ancora lungo e
stimolante: per questo auguriamo al neo-Presidente e a tutto il Consiglio
Direttivo buon lavoro!
domenica 27 luglio 2014
Consiglio comunale: quante polemiche!
Nella serata di giovedì 24 è andata in scena, in Municipio,
una “seduta fiume” del Consiglio comunale di Noviglio. Una delegazione del
Comitato (assieme ad appena un altro paio di cittadini) ha assistito ad uno
spettacolo davvero avvilente, tra polemiche, sbadigli e dita puntate.
In primo luogo, abbiamo dovuto purtroppo constatare la
marginalità di fatto del ruolo del Consiglio comunale, ridotto ormai ad una
sede non di confronto politico costruttivo intorno all’attività legislativa
dell’Ente locale, ma ad un luogo di ratifica di decisioni già prese e occasione
di scambio di reciproche accuse. La quasi totalità delle proposte arriva
attraverso provvedimenti di Giunta, e mai dai consiglieri di maggioranza, che
intervengono di rado/mai; quanto alle proposte della minoranza, spesso sono semplicemente
l’occasione per innescare polemiche. E non sarà sfuggito certamente ai presenti
che, al momento del voto, il Sindaco - nella sua qualifica di Presidente del Consiglio comunale - non dice “Votiamo”, bensì “Approviamo”,
che equivale a dare per scontato il risultato del voto dell’Assemblea. Un lapsus assolutamente imbarazzante ed irrispettoso nei confronti dell'Assemblea.
Entrando nel merito dei contenuti – con un incredibile
affollamento di punti all’ordine del giorno, che d’altra parte è il minimo che
ci si possa aspettare, quando l’Assemblea viene convocata così sporadicamente –
è arrivata l’attesa pioggia di imposte che ci allieterà, si fa per dire, il
rientro dalle ferie. La discussione sulle aliquote relative alla IUC (che lo
ricordiamo, comprende IMU, nuova TASI sui cosiddetti “servizi indivisibili” e
tassa rifiuti TARI) è durato circa un’ora, fino alla lapidaria conclusione: la
Giunta ha deciso di tenere la TASI al minimo di legge – e il risultato è che
questa, che tra le tre imposte è quella nettamente meno cospicua, andrà a
coprire appena un quinto dei “servizi indivisibili”, costringendo a trovare
altrove le risorse – e viceversa di perseverare nella politica di
appesantimento delle imposte patrimoniali sulla casa e soprattutto sui rifiuti,
confermando aliquote e tariffe dello scorso anno, che avevano portato Noviglio ad
essere uno dei Comuni più tartassati del circondario.
Sullo sfondo dell’animata discussione che è seguita sul
bilancio di previsione, questo teorema: la spesa, ovvero le uscite, sono
incomprimibili, e si tratta semplicemente di capire cosa tassare e cosa no per
raggiungere lo stesso gettito. Si dà per scontato, ad esempio, che non vi siano
spese superflue e tagli, anche impopolari, da operare sulla voce delle uscite,
e che i servizi offerti possano anche essere solo in minima parte coperti dalle
tariffe a carico di chi li “acquista”: il conto, dunque, alla fine può comunque
essere fatto quadrare grazie alla generosità dei contribuenti.
Capita, dunque, che una Giunta ritenga indispensabili, in
tempo di crisi, le decine di migliaia di euro investite in una biblioteca
rionale e nella manutenzione di una casetta
dell’acqua ubicata all’estremo lembo del territorio comunale. Capita che un
“piano delle alienazioni immobiliari”, ovvero l’elenco degli immobili pubblici da
vendere per fare un po’ di cassa, comprenda – ormai da qualche anno, dato che naturalmente si tratta di alienare l'inalienabile – due
ambulatori medici e un terreno edificabile il cui sviluppo è reso pressoché
impossibile a causa del costo delle urbanizzazioni imposte. E capita che
nessuna idea venga messa in campo sul fronte degli investimenti funzionali alla
riduzione della spesa, se è vero che ad un intervento sul sistema
dell’illuminazione pubblica (voce di spesa che grava sui “servizi indivisibili”
per poco quasi 150.000 Euro l’anno) è stato preferito un investimento di dubbio
ritorno e valore ambientale sul fotovoltaico in Piazza XI Settembre. E ancora, capita che un Centro Estivo, nonostante costi - a quanto abbiamo ascoltato in Aula - quasi il doppio di quello organizzato da altri Comuni, sia comunque solo in parte coperto dalle tariffe e dunque finanziato in parte dalla collettività. Il tutto
mentre emerge ormai con chiarezza quanto l’operazione “ampliamento scuola” –
con tutti i dubbi già sollevati da molti cittadini nelle ultime settimane, relativi
ad estetica, funzionalità e necessità – non sarebbe potuta capitare in un
momento storico peggiore per i conti di un piccolo Comune. In sintesi,
sembra che, invece della linea della responsabilità, sia passata ancora una
volta una più semplice e indolore politica del “breve termine”, con ritorno
assicurato alla scadenza del mandato.
Alla discussione sulle tasse e il bilancio, è seguita quella relativa ad una querelle legale cominciata nel 2001, discussione
che ha visto fronteggiarsi esponenti
della vecchia Amministrazione (pare colpevoli di un errore materiale) e esponenti di quella attuale, a quanto pare accusati
a loro volta dai primi di aver deliberatamente abbassato la guardia portandoci
alla conclusione finale (sentenza sfavorevole e debito “fuori bilancio” di
65mila euro per risarcire la controparte). Questione della quale ci guardiamo
bene dall’entrare nel merito, lasciando la lettore più accanito il compito di farsi un'idea consultando le carte.
Gran finale, alle undici di sera passate: adottato in
quattro minuti di orologio il nuovo Regolamento edilizio, che avrebbe richiesto
forse un Consiglio comunale ad hoc. Ma, in compenso, dulcis in fundo, abbiamo
anche un nuovo Regolamento di polizia mortuaria, strumento a quanto pare più
che adeguato a celebrare il triste spettacolo cui abbiamo assistito. Una considerazione, in chiusura: mai come ora ci sarebbe bisogno di un’iniezione – anzi, di una
vera e propria trasfusione – di entusiasmo, idee liberali, competenza e
rispetto dei cittadini. E per questo, il nostro Comitato, con umiltà, si è più
volte reso disponibile ad un confronto attivo e ad una collaborazione, sempre
nella speranza – prima o poi – di essere ascoltato.
sabato 26 luglio 2014
Palestra: falso allarme, o ci siamo quasi?
Gennaio 2013, aprile 2013, poi gennaio 2014, e ancora aprile
2014. Nonostante il 20 marzo scorso fosse stata approvata l’ennesima proroga al
termine dei lavori al 30 aprile 2014, l’inaugurazione della nuova palestra con
annesso (sottostante) refettorio presso il plesso scolastico di Noviglio non
sembra ancora imminente. Ci auguriamo di cuore che possa avvenire entro
l’inizio dell’anno scolastico venturo, onde evitare l’ulteriore protrarsi dei
disagi per la popolazione scolastica.
Una cosa è certa: rimossi i ponteggi, la cittadinanza ha finalmente
avuto modo di “toccare con mano” l’inserimento paesaggistico ed architettonico
della struttura nel contesto del paese. Qualcuno, già all’epoca, definì l’ampliamento
della scuola un eco-mostro: fatto sta che le scelte di materiali “di rottura” e
controversi nello stesso ambiente accademico, come il costoso e "freddo" acciaio patinato usato con parsimonia persino a Berlino e Stoccolma,
e di linee talmente contemporanee da risultare totalmente avulse da quelle
tipiche dell’architettura rurale della Bassa Milanese, appare assai curiosa per
chi si ispira a principi di salvaguardia e identità dei valori storici
e culturali del territorio.
E altrettanto particolare risulta la decisione di investire
una somma tanto importante per realizzare una palestra le cui dimensioni risulterebbero inidonee ad ospitare attività sportive agonistiche e a far crescere lo sport
novigliese, e per di più – caso più unico che raro – non al piano terra bensì al
primo piano di un edificio scolastico, sopra una sala mensa.
In attesa di assistere all’inaugurazione e fugare finalmente ogni
dubbio almeno in merito alla funzionalità di questa struttura, dopo la lunga attesa, non possiamo che
esprimere il nostro personale giudizio negativo sul piano della tutela dell’integrità
architettonica del centro storico di Noviglio, augurandoci che in futuro si presti maggiore attenzione all'armonia degli interventi edilizi - soprattutto se pubblici - nel contesto rurale del nostro Comune.
sabato 5 luglio 2014
Arriva l’Imposta Comunale Unica: sarà un autunno caldo?
Arriva la nuova IUC (Imposta Unica Comunale), e sembra che i Novigliesi
abbiano anche quest’anno di che preoccuparsi. Cambiano i nomi, ma non la
sostanza, dal momento che la nuova tassa è semplicemente l’accorpamento di
imposte che già conosciamo fin troppo bene: l’IMU, ovvero l’imposta patrimoniale
legata al possesso di immobili; la TARI (la vecchia TARES), ovvero la tassa sui
rifiuti, destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei
rifiuti, che è a carico dell'utilizzatore; e a queste si aggiunge il nuovo tributo
per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che
dell'utilizzatore dell'immobile. Il Comune di Noviglio ha recentemente
approvato il regolamento della nuova IUC e a breve sapremo che cosa ci aspetta.
Confermate le
aliquote, e le relative detrazioni, per quanto riguarda l’IMU (0,96% aliquota
base, 0,45% per le abitazioni principali di categoria A1, A8 e A9): l’abitazione
principale non di lusso è, come noto, esente dal pagamento dell’IMU.
Naturalmente, come negli anni scorsi, ad essere colpiti pesantemente dall’imposta
saranno ancora una volta le attività economiche e i possessori di seconde case.
Per quanto riguarda la TASI, si prevede un’aliquota dell’1
per mille sia per le abitazioni principali e relative pertinenze, sia per tutte
le altre tipologie di immobili. Considerando che la legge dispone che la somma delle
aliquote della TASI E dell’IMU per ciascuna tipologia di immobile non possa
superare il 10,6 per mille, partendo dal 9,6 per mille di aliquota base IMU
siamo di fatto al livello massimo consentito. Viene comunque prevista una detrazione
del 25% per i soggetti che presentano un reddito famigliare ISEE uguale o
minore all’importo considerato “minimo vitale” (non ben precisato in Delibera).
Con questa nuova imposta il Comune raccoglierà le somme per coprire meno
della metà dei cosiddetti “servizi indivisibili”, tra cui: 150mila Euro per l’illuminazione
pubblica, 187mila Euro per la sicurezza pubblica, 18mila Euro per la
biblioteca, 4mila Euro per un “ufficio relazioni con il pubblico”.
Preoccupa anche la TARI, la "nuova" tassa sui
rifiuti, con la quale il Comune dovrà coprire circa 500mila Euro di costi per l’igiene
urbana, andandoli a pescare per oltre l’80% dalle utenze domestiche, ovvero
dalle nostre famiglie. Confermate le aliquote sulla parte variabile e questo,
grazie ad una piccola riduzione del budget totale della spesa, dovrebbe
mantenere l’imposta ai livelli dello scorso anno. Il che, è bene ricordarlo,
non è un di per sé un fatto positivo, tenuto conto che proprio nel 2013 avevamo riscontrato un incremento - rispetto alla tassa rifiuti dell'anno precedente - che andava dal 46% e
65% rispettivamente per le famiglie con due e tre componenti al 122% per i nuclei familiari più numerosi. Il tutto nel quadro di livelli
impositivi decisamente più alti rispetto a quelli dei Comuni vicini al nostro,
con un servizio di igiene urbana analogo (e anzi, come ci segnalano alcuni
cittadini, con una piattaforma ecologica in meno, unici in tutto il bacino
della SASOM). L’unica certezza, per ora, è che la TARI si pagherà in due rate,
entro il 30 settembre e il 30 novembre 2014, oppure entro il 31 ottobre 2014 in
un’unica soluzione.
Aspettando le scadenze e le consuete, interminabili code in
posta, staremo a vedere.
domenica 22 giugno 2014
Via XXV Aprile. Continua la querelle legale, la sicurezza può aspettare
Ci risiamo: ennesimo ricorso al TAR del Comune di Milano
contro la Provincia di Milano sulla vicenda annosa della chiusura di Via XXV
Aprile a Santa Corinna. Nonostante le carte bollate della Provincia, gli
episodi di allagamento che hanno isolato la frazione, i rischi già corsi, per
fortuna senza gravi conseguenze, in occasione di un incendio nella zona
produttiva di Binasco, le continue segnalazioni di situazioni di pericolo in
corrispondenza del varco di accesso alla via, e soprattutto, nonostante le centinaia di firme raccolte in passato dai cittadini novigliesi, che chiedono a gran voce
la riapertura di quella strada, la Giunta persiste nel voler aver ragione. E a
spendere i soldi dei suoi cittadini per tutelare quello che evidentemente
ritiene essere l’interesse generale.
Andando brevemente ai fatti, a fine maggio il settore
Sicurezza stradale della Provincia di Milano ha emanato un decreto dirigenziale
di revoca dell’autorizzazione resa nel luglio 2011 relativa alla limitazione
all’accesso a Via XXV Aprile per i veicoli provenienti dalla Provinciale. In
tutta risposta, il Comune di Noviglio – evidentemente senza sentire la necessità
di convocare un’assemblea pubblica, o banalmente di consultare i commercianti,
i cittadini novigliesi, il Consiglio comunale – decide di presentare un nuovo ricorso innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per chiedere la “revoca
della revoca”.
Di fronte alla legittima richiesta dei gruppi consiliari di
opposizione di convocare immediatamente una seduta del Consiglio Comunale, la
risposta è lapidaria: non compete al Consiglio formulare atti di indirizzo (affermazione curiosa, considerando che l’Art. 42 comma 1 dell’ordinamento degli Enti
Locali recita: “Il consiglio è l'organo di indirizzo e di controllo
politico-amministrativo"), e siccome la Provincia è ormai in fase di dismissione, aspettiamo e vediamo che succede.
Anche il nostro Comitato si unisce alla richiesta di
spiegazioni su questa incredibile vicenda dove, al di là dei presupposti
formali e legali, stupisce ancora una volta la mancanza di un minimo di
ascolto della base. Nel frattempo, aspettiamo il ripristino di una condizione
accettabile di sicurezza, sperando che non succeda qualcosa di grave.
domenica 9 marzo 2014
Le "rondini" sono tornate: al via la campagna di adesioni 2014
La primavera è ormai alle porte, e il volo delle rondini già riempie le campagne novigliesi che si risvegliano col primo sole. E insieme alle rondini, arriva la campagna di adesioni 2014 del Comitato civico “Noi di Noviglio”. Con un contributo di soli 5 € si può sostenere e diventare parte attiva di una squadra che ha un solo chiodo fisso: far ripartire Noviglio con l’ascolto, il coinvolgimento, la competenza e il dialogo.
Siamo donne e uomini, giovani e meno giovani, senza alcun interesse personale se non quello a vivere in una comunità aperta, bella e sostenibile. Siamo di sinistra, destra e centro: a ciascuno il suo. Non ci nascondiamo dietro un’apoliticità “di facciata”, ma semplicemente rispettiamo le idee di ciascuno, perché a tenerci uniti non sono le tessere di partito, ma una precisa idea di ciò che questo paese è e deve diventare e l’impegno a lavorare insieme per raggiungere questo scopo. E la volontà di lasciarci alle spalle vent’anni di steccati e barricate che ci hanno ridotto in questo stato. Siamo persone normali, impiegati, operai, imprenditori e professionisti. Siamo equidistanti da maggioranze e opposizioni, e non chiudiamo le porte a nessuno, tantomeno a chi sul futuro del paese ci ha già messo la faccia. In un anno siamo cresciuti molto, ma vogliamo continuare a farlo anche grazie al Vostro aiuto.
Come previsto dall’Atto costitutivo, gli iscritti si riuniranno a maggio nell’Assemblea che procederà al rinnovo del Consiglio Direttivo per il biennio 2014-2016. Per darci una mano, per metterti in gioco, per prendere in mano il futuro del tuo paese, o semplicemente per diventare parte attiva di questo percorso di partecipazione attiva, consulta la pagina "Partecipa" del nostro blog e contattaci via posta elettronica al nostro indirizzo noidinoviglio@gmail.com.
Siamo donne e uomini, giovani e meno giovani, senza alcun interesse personale se non quello a vivere in una comunità aperta, bella e sostenibile. Siamo di sinistra, destra e centro: a ciascuno il suo. Non ci nascondiamo dietro un’apoliticità “di facciata”, ma semplicemente rispettiamo le idee di ciascuno, perché a tenerci uniti non sono le tessere di partito, ma una precisa idea di ciò che questo paese è e deve diventare e l’impegno a lavorare insieme per raggiungere questo scopo. E la volontà di lasciarci alle spalle vent’anni di steccati e barricate che ci hanno ridotto in questo stato. Siamo persone normali, impiegati, operai, imprenditori e professionisti. Siamo equidistanti da maggioranze e opposizioni, e non chiudiamo le porte a nessuno, tantomeno a chi sul futuro del paese ci ha già messo la faccia. In un anno siamo cresciuti molto, ma vogliamo continuare a farlo anche grazie al Vostro aiuto.
Come previsto dall’Atto costitutivo, gli iscritti si riuniranno a maggio nell’Assemblea che procederà al rinnovo del Consiglio Direttivo per il biennio 2014-2016. Per darci una mano, per metterti in gioco, per prendere in mano il futuro del tuo paese, o semplicemente per diventare parte attiva di questo percorso di partecipazione attiva, consulta la pagina "Partecipa" del nostro blog e contattaci via posta elettronica al nostro indirizzo noidinoviglio@gmail.com.
venerdì 28 febbraio 2014
Assemblea Generale degli iscritti
Il prossimo lunedì 3 marzo, alle ore 21, presso il Circolo "G. Verdi" di Noviglio, si terrà l'Assemblea Generale degli iscritti del Comitato civico "Noi di Noviglio". All'ordine del giorno:
1. approvazione del rendiconto finanziario 2013;
2. approvazione del "Codice etico e di comportamento";
3. modalità di svolgimento della campagna di adesione 2014;
4. indizione dell'Assemblea straordinaria elettiva;
5. varie ed eventuali.
L'Assemblea è allargata a tutti i simpatizzanti e agli amici del Comitato.
1. approvazione del rendiconto finanziario 2013;
2. approvazione del "Codice etico e di comportamento";
3. modalità di svolgimento della campagna di adesione 2014;
4. indizione dell'Assemblea straordinaria elettiva;
5. varie ed eventuali.
L'Assemblea è allargata a tutti i simpatizzanti e agli amici del Comitato.
sabato 15 febbraio 2014
Sicurezza: presentata la piattaforma di lavoro "Noviglio Sicura"
Si è svolta stamane, in sala consiliare a Mairano, un’assemblea pubblica sul tema della sicurezza, alla presenza del Sindaco di Noviglio Nadia Verduci, del Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Abbiategrasso Antonio Bagarolo, del Comandante della Stazione dei Carabinieri di Binasco Maresciallo Fernando Columpsi e del Comandante dell’Unione di Polizia Locale “I Fontanili” Alessandro Ghizzardi. Sala piena ma, purtroppo, prendiamo ancora una volta atto, a malincuore, della difficoltà di mobilitare e rendere attivamente partecipi i cittadini anche su tematiche estreme attualità e gravità e che vedono tutti noi, nessuno escluso, coinvolti direttamente.
In questa sede il Comitato “Noi di Noviglio” ha avuto modo di manifestare apprezzamento per l’apertura dell’Amministrazione comunale all’attivazione di una sede di confronto per la redazione, concertata con la cittadinanza, di un piano strategico per la sicurezza, per coordinare gli investimenti sulla prevenzione e per un maggiore e più efficace raccordo tra le forze dell’ordine e il servizio di Polizia Locale.
A questo proposito, il Segretario del Comitato, Luca Dallaserra, ha consegnato al Sindaco Verduci una prima stesura del documento programmatico “Noviglio Sicura: per la prevenzione della microcriminalità e un presidio costante del territorio” (consulta il manifesto e il documento di lavoro), che rappresenta una prima piattaforma programmatica di discussione, certamente perfettibile, che riprende molti dei temi e delle proposte emerse in occasione della riunione, e che è infatti il risultato del lavoro di concertazione e dialogo tra cittadini con visioni e obiettivi diversi sulle modalità per tentare di porre un freno ad un fenomeno estremamente preoccupante.
Al di là dell’importante lavoro di dialogo, avviato con la riunione indetta il 21 dicembre e rinnovato quest’oggi, con i rappresentanti delle forze dell’ordine, cui siamo grati per la disponibilità e per il lavoro che svolgono sul territorio, il Comitato aveva già a dicembre sollecitato un confronto dal taglio più operativo e progettuale tra Amministrazione e delegazioni di cittadini, associazioni, gruppi consiliari ed esperti. Fondamentale, a questo proposito, la messa a disposizione delle informazioni relative a organico, mezzi a disposizione, budget finanziario, possibilità di investimenti sul fronte della sicurezza, per consentire di disporre di un quadro conoscitivo chiaro irrinunciabile per attivare un'auspicata "progettualità dal basso", con particolare riferimento all’ipotesi di allargamento del bacino dell’Unione di Polizia Locale a nuovi Comuni della zona, tema che si conferma come assolutamente “caldo” per la popolazione novigliese.
Il Comitato, come di consueto, ha confermato la massima disponibilità a fornire la sua collaborazione e impegno all’Amministrazione comunale, auspicando un sempre maggiore coinvolgimento del mondo associativo nella vita politica, amministrativa e sociale del nostro Comune.
Articolo de "Il Giorno - Sud Milano" - 17 febbraio 2014
A questo proposito, il Segretario del Comitato, Luca Dallaserra, ha consegnato al Sindaco Verduci una prima stesura del documento programmatico “Noviglio Sicura: per la prevenzione della microcriminalità e un presidio costante del territorio” (consulta il manifesto e il documento di lavoro), che rappresenta una prima piattaforma programmatica di discussione, certamente perfettibile, che riprende molti dei temi e delle proposte emerse in occasione della riunione, e che è infatti il risultato del lavoro di concertazione e dialogo tra cittadini con visioni e obiettivi diversi sulle modalità per tentare di porre un freno ad un fenomeno estremamente preoccupante.
Al di là dell’importante lavoro di dialogo, avviato con la riunione indetta il 21 dicembre e rinnovato quest’oggi, con i rappresentanti delle forze dell’ordine, cui siamo grati per la disponibilità e per il lavoro che svolgono sul territorio, il Comitato aveva già a dicembre sollecitato un confronto dal taglio più operativo e progettuale tra Amministrazione e delegazioni di cittadini, associazioni, gruppi consiliari ed esperti. Fondamentale, a questo proposito, la messa a disposizione delle informazioni relative a organico, mezzi a disposizione, budget finanziario, possibilità di investimenti sul fronte della sicurezza, per consentire di disporre di un quadro conoscitivo chiaro irrinunciabile per attivare un'auspicata "progettualità dal basso", con particolare riferimento all’ipotesi di allargamento del bacino dell’Unione di Polizia Locale a nuovi Comuni della zona, tema che si conferma come assolutamente “caldo” per la popolazione novigliese.
Il Comitato, come di consueto, ha confermato la massima disponibilità a fornire la sua collaborazione e impegno all’Amministrazione comunale, auspicando un sempre maggiore coinvolgimento del mondo associativo nella vita politica, amministrativa e sociale del nostro Comune.
Articolo de "Il Giorno - Sud Milano" - 17 febbraio 2014
venerdì 31 gennaio 2014
Dai proclami alla concretezza, per una Noviglio più sicura
Ultime novità sul fronte della sicurezza. Mentre continua l’ondata di furti e atti vandalici su tutto il territorio comunale, con nuovi episodi a Mairano, in Via Valé e a Cascina Rovina, lo scorso 24 gennaio sono state depositate in Comune le firme della petizione di iniziativa popolare avviata prima di Natale per tenere alta l’attenzione sul grave problema della sicurezza a Noviglio, e di ottenere risposte dall’Amministrazione rispetto alle iniziative allo studio per fronteggiare la situazione, oltre ad un'assunzione di responsabilità in vista dell'imminente allargamento del bacino territoriale del servizio di polizia locale a nuovi Comuni. In un mese, tra il 20 dicembre e il 20 gennaio, nonostante il lungo ponte festivo, sono stati quasi 200 i cittadini novigliesi che hanno dato il loro contributo a questa sottoscrizione. Il Comitato “Noi di Noviglio”, tra i soggetti che l’hanno sostenuta, li ringrazia collettivamente.
Appellandosi all’articolo 31, comma 3, dello Statuto comunale, i cittadini promotori della sottoscrizione hanno chiesto la convocazione, previa adeguata informazione alla popolazione, di un’Assemblea pubblica, questa volta sul territorio comunale. Dopo l’incontro del 21 dicembre a Vigano di Gaggiano, presso la sede dell’Unione di Comuni “I Fontanili”, che ha solo parzialmente fornito risposte alle istanze dei cittadini e ha d’altra parte offerto alcuni spunti per iniziative da adottare nell’immediato, infatti, non ci sono stati seguiti concreti, se non una serie di articoli pubblicati sul periodico comunale “Noviglio News”.
Al di là della volontà di ridimensionare, fin dalle prime pagine del giornale, l’emergenza e il disagio dei cittadini, diluendoli nella logica del “mal comune mezzo gaudio”, il periodico della Giunta elenca una serie di vantaggi legati all’imminente allargamento del bacino dell’Unione di Polizia Locale a Corsico. Si parla di un aumento della superficie del territorio coperto dal servizio (che comprende i Comuni di Gaggiano, Noviglio e Besate, oltre a Zelo Surrigone, Vermezzo e Calvignasco, che vi rientrano in base a una convenzione) di appena il 5,4%. Si omette di ricordare che non sono i pioppi e le risaie a commettere e subire crimini, ma le persone, e Corsico se ne porterà dietro ben 34.621, ovvero oltre un terzo in più dell’attuale popolazione coperta, pari a circa 22.000 persone (+157%). Nel grafico in basso, il diametro dei cerchi rappresenta l'entità della popolazione dei Comuni interessati, confrontata con quella di Corsico: la sproporzione risulta evidente. Considerando che gli stessi amici di Corsico lamentano già oggi l’insufficienza cronica del presidio territoriale in quella che certamente non è una città poco problematica sotto il profilo della sicurezza e della microcriminalità, siamo convinti che basterebbe questo per rendere la preoccupazione dei cittadini più che legittima.
Si dice, ancora, che il numero degli agenti a disposizione dell’Unione aumenterà del 65%? Ebbene, ipotizzando che l’Unione disponga attualmente di 10 vigili, a seguito della fusione questi saranno 16,5: ciò significa che passeremo dall’avere 0,45 vigili ogni mille abitanti ad appena 0,29, con un inquietante calo del 55%. Si riuscirà ad organizzare meglio il servizio? Lo speriamo di cuore. Analogo ragionamento si può fare con i mezzi a disposizione: saranno ovviamente di più, ma ci sarà sicuramente un aumento dei mezzi meno che proporzionale all'aumento del fabbisogno indotto dalla crescita della popolazione servita, oltre a un aumento esponenziale delle distanze da coprire.
Certamente possiamo prevedere un risparmio dei costi generali per la sicurezza a carico del Comune, che viene effettivamente confermato da “Noviglio News” e quantificato in oltre il 50% rispetto ai costi attuali. Preso atto di un costo attuale pari ad almeno 180.000 Euro annui, dobbiamo desumerne un risparmio nell’ordine dei 90-100.000 Euro nel solo primo anno. Sarebbe interessante capire come questi risparmi verranno effettivamente impiegati. E soprattutto: siamo sicuri che il risparmio non comporterà un ulteriore peggioramento del presidio territoriale a danno dei comuni più periferici come Noviglio?
Nei giorni scorsi, l’Amministrazione comunale – apparentemente di sua iniziativa, e non a fronte di un preciso obbligo previsto dallo Statuto comunale a fronte della richiesta di oltre cento cittadini, fatta peraltro con spirito di massima collaborazione – ha convocato un’Assemblea pubblica sul tema della sicurezza per il prossimo sabato 15 febbraio. Al di là di un maggiore rispetto per un'iniziativa nata "dal basso" e ideata anche in aiuto della politica, per far valere la voce di Noviglio verso l'esterno, questa volta i cittadini si attendono una proposta concreta da parte dell’Amministrazione comunale, più che dalle nostre forze dell’ordine, rispetto alle decisioni politiche connesse all’allargamento del bacino dell’Unione, alla volontà di incidere di più nella pretesa di maggiore presidio a livello locale, e rispetto agli investimenti comunali necessari per migliorare la capacità di controllo del territorio.
Da parte sua, il Comitato, come di consueto, si riunirà lunedì 3 gennaio per rivedere la bozza del progetto “Noviglio Sicura”: delimitazione e controllo telematico degli accessi alle frazioni, videosorveglianza attiva, presidio stabile del territorio, mobilitazione dei cittadini. Una proposta concreta, insomma. Perché quello alla sicurezza è un diritto di ciascun cittadino e contribuente.
Appellandosi all’articolo 31, comma 3, dello Statuto comunale, i cittadini promotori della sottoscrizione hanno chiesto la convocazione, previa adeguata informazione alla popolazione, di un’Assemblea pubblica, questa volta sul territorio comunale. Dopo l’incontro del 21 dicembre a Vigano di Gaggiano, presso la sede dell’Unione di Comuni “I Fontanili”, che ha solo parzialmente fornito risposte alle istanze dei cittadini e ha d’altra parte offerto alcuni spunti per iniziative da adottare nell’immediato, infatti, non ci sono stati seguiti concreti, se non una serie di articoli pubblicati sul periodico comunale “Noviglio News”.
Al di là della volontà di ridimensionare, fin dalle prime pagine del giornale, l’emergenza e il disagio dei cittadini, diluendoli nella logica del “mal comune mezzo gaudio”, il periodico della Giunta elenca una serie di vantaggi legati all’imminente allargamento del bacino dell’Unione di Polizia Locale a Corsico. Si parla di un aumento della superficie del territorio coperto dal servizio (che comprende i Comuni di Gaggiano, Noviglio e Besate, oltre a Zelo Surrigone, Vermezzo e Calvignasco, che vi rientrano in base a una convenzione) di appena il 5,4%. Si omette di ricordare che non sono i pioppi e le risaie a commettere e subire crimini, ma le persone, e Corsico se ne porterà dietro ben 34.621, ovvero oltre un terzo in più dell’attuale popolazione coperta, pari a circa 22.000 persone (+157%). Nel grafico in basso, il diametro dei cerchi rappresenta l'entità della popolazione dei Comuni interessati, confrontata con quella di Corsico: la sproporzione risulta evidente. Considerando che gli stessi amici di Corsico lamentano già oggi l’insufficienza cronica del presidio territoriale in quella che certamente non è una città poco problematica sotto il profilo della sicurezza e della microcriminalità, siamo convinti che basterebbe questo per rendere la preoccupazione dei cittadini più che legittima.
Si dice, ancora, che il numero degli agenti a disposizione dell’Unione aumenterà del 65%? Ebbene, ipotizzando che l’Unione disponga attualmente di 10 vigili, a seguito della fusione questi saranno 16,5: ciò significa che passeremo dall’avere 0,45 vigili ogni mille abitanti ad appena 0,29, con un inquietante calo del 55%. Si riuscirà ad organizzare meglio il servizio? Lo speriamo di cuore. Analogo ragionamento si può fare con i mezzi a disposizione: saranno ovviamente di più, ma ci sarà sicuramente un aumento dei mezzi meno che proporzionale all'aumento del fabbisogno indotto dalla crescita della popolazione servita, oltre a un aumento esponenziale delle distanze da coprire.
Certamente possiamo prevedere un risparmio dei costi generali per la sicurezza a carico del Comune, che viene effettivamente confermato da “Noviglio News” e quantificato in oltre il 50% rispetto ai costi attuali. Preso atto di un costo attuale pari ad almeno 180.000 Euro annui, dobbiamo desumerne un risparmio nell’ordine dei 90-100.000 Euro nel solo primo anno. Sarebbe interessante capire come questi risparmi verranno effettivamente impiegati. E soprattutto: siamo sicuri che il risparmio non comporterà un ulteriore peggioramento del presidio territoriale a danno dei comuni più periferici come Noviglio?
Nei giorni scorsi, l’Amministrazione comunale – apparentemente di sua iniziativa, e non a fronte di un preciso obbligo previsto dallo Statuto comunale a fronte della richiesta di oltre cento cittadini, fatta peraltro con spirito di massima collaborazione – ha convocato un’Assemblea pubblica sul tema della sicurezza per il prossimo sabato 15 febbraio. Al di là di un maggiore rispetto per un'iniziativa nata "dal basso" e ideata anche in aiuto della politica, per far valere la voce di Noviglio verso l'esterno, questa volta i cittadini si attendono una proposta concreta da parte dell’Amministrazione comunale, più che dalle nostre forze dell’ordine, rispetto alle decisioni politiche connesse all’allargamento del bacino dell’Unione, alla volontà di incidere di più nella pretesa di maggiore presidio a livello locale, e rispetto agli investimenti comunali necessari per migliorare la capacità di controllo del territorio.
Da parte sua, il Comitato, come di consueto, si riunirà lunedì 3 gennaio per rivedere la bozza del progetto “Noviglio Sicura”: delimitazione e controllo telematico degli accessi alle frazioni, videosorveglianza attiva, presidio stabile del territorio, mobilitazione dei cittadini. Una proposta concreta, insomma. Perché quello alla sicurezza è un diritto di ciascun cittadino e contribuente.
giovedì 23 gennaio 2014
Vendesi paese disperatamente...
Continua la crisi dell’immobiliare nel nostro disastrato e malconcio Paese: dopo sette anni col segno meno e un nuovo calo del 20%, il 2013 si è concluso con le compravendite ai minimi storici, la domanda interna è fiaccata dal clima di sfiducia generale, dalla precarietà dei giovani, dall’incapacità delle famiglie di risparmiare, dal triste “balletto” delle imposte e delle patrimoniali più o meno occulte sulla casa, che aggrediscono i capitali accumulati e, se non bastasse, accedere al credito per l’acquisto di un immobile ormai è diventato un privilegio per pochi eletti, se pensiamo che i mutui concessi si sono dimezzati in cinque anni. Un campo di battaglia, che sta lasciando sul campo migliaia di abitazioni nuove invendute: e se c’è del nuovo a prezzi stracciati, figuriamoci come si può piazzare sul mercato un appartamento usato. In una nazione di proprietari di casa, in cui il mattone è sempre stato considerato il “bene rifugio” per eccellenza, sembra che ci stiamo avvitando sempre di più in questa crisi, spesso anche facendoci del male da soli.
A Noviglio il quadro appare alquanto allarmante. Secondo i dati forniti da Immobiliare.it, nel mese di dicembre 2013 per gli immobili residenziali in vendita nel nostro territorio sono stati richiesti in media 1.751 Euro per metro quadro, contro i 1.921 Euro registrati nel mese di dicembre 2012: una diminuzione del 8,85% in un solo anno. Considerando che, in base ai dati utilizzati dal Comune per il conto della TARES, lo stock residenziale di Noviglio ammonta a 226.836 metri quadrati di superfici (1.668 unità abitative, per una media di 136 mq ciascuna), in un solo anno il nostro territorio e i suoi abitanti si sono visti scivolare via dal loro patrimonio, considerando solo le case, circa 40 milioni di euro. Diciamo circa 9.000 euro a testa, neonati inclusi.
L’andamento dei prezzi è una cartina di tornasole molto efficace per capire l’attrattività di un territorio. Se questo piace, diventa competitivo, ed è reputato un investimento sufficientemente sicuro da parte di un potenziale compratore (che è quindi un investitore, esattamente come un broker alla Borsa valori che deve scegliere su quale titolo o azione scommettere): le case si vendono e il prezzo medio tendenzialmente risale, sostenuto dalla domanda, fino ad esplodere quando la domanda è talmente forte che l’offerta non è sufficiente a soddisfarla. Se la mia casa non interessa a nessuno, non mi resterà che fare i saldi: il prezzo medio, in questo modo, precipita.
Ci si può chiedere perché un territorio tanto ricco di storia, natura, paesaggi incantevoli, altamente accessibile grazie al collegamento autostradale, e a due passi da Milano, dove nei primi anni Duemila c’era la coda di giovani coppie disposte a trasferirsi, oggi versi in una fase di stagnazione, e abbia perso tutto il suo potenziale attrattivo. La risposta non è semplice, ci sono molti fattori in gioco: ma chi ha una casa sul mercato, e sono molti in questo momento quelli che tentano la fuga, sa benissimo quanto il degrado dello spazio pubblico, la costante assenza di sicurezza, la mancanza cronica di servizi e luoghi di aggregazione, la presenza di opere incompiute che dequalificano tutto il contesto (vedi il “cratere” nel bel mezzo di Mairano), pesino su una decisione tanto importante quanto quella di “investire su un territorio”, comprandovi una casa, da parte di un potenziale compratore. Tanto più in un momento come quello attuale, dove chi ha possibilità di investire, ha a disposizione un’ampia scelta: meglio spendere qualcosa in più in un Comune verde, accogliente, coi servizi sotto casa, attrezzato, senza arredi divelti e pavimentazioni sconquassate, con opportunità di lavoro e svago, destinato a svilupparsi nel futuro, oppure andare al massimo ribasso e rischiare di restare bloccati nel pantano di un territorio senza via d’uscita?
La cosa che preoccupa, è l’analisi dei competitors, ovvero degli altri comuni della zona: tolta qualche puntuale eccezione (come Rosate, che perde oltre il 12%), il calo dei prezzi è notevolmente minore che a Noviglio (-6,7% a Motta Visconti, -6,3% a Gaggiano, -6,1% a Rozzano, -5,5% a Certosa di Pavia), ma di norma è pari a circa la metà (-4,6% a Binasco, -3,8% a Casarile, - 2,9% a Vernate, -2,7% a Borgarello). A Zibido San Giacomo, addirittura, si ferma a quota -1,7%. In ogni caso, il raffronto con la media provinciale (globalmente, -4%) è impietoso.
Che fare dunque? Avete presente la trasmissione “Vendo casa disperatamente” in onda su RealTime? Cosa si fa per sbloccare una vendita apparentemente impossibile e valorizzarla in termini economici? Si tinteggia, si riordina, si valorizzano i punti di forza e si trovano soluzioni per mimetizzare quello che può spaventare un acquirente. Ma una casa non si può spostare: il contesto è altrettanto importante, soprattutto per una giovane coppia che lascia la città alla ricerca di un luogo e di una vita migliore.
I cittadini, e non solo quelli che sanno di cosa parliamo perché hanno appena messo in vendita la loro casa, alcuni a metà del prezzo a cui l’hanno comprata, devono cominciare a rendersi conto che un paese esteticamente gradevole, ordinato, vivibile e attrezzato, e soprattutto sicuro, non è un vezzo per intenditori, ma una necessità primaria. Nelle nostre case abbiamo investito tutto, e quei 40 milioni di euro persi in un anno non sono soldi virtuali, ma i nostri risparmi, e l’eredità che lasceremo ai nostri figli, insieme a questo territorio. Quando capiremo che è questa la nostra vera ricchezza da salvaguardare, e della quale chiedere conto a chi negli anni non ha saputo accompagnare l’espansione di questo paese con soluzioni per renderlo più bello e vivibile, consentendo il degrado e l’abbandono di interi quartieri? Non le feste, non un bel municipio tirato a nuovo, ma lo spazio pubblico, le piazze, i servizi e la sicurezza dei cittadini. Partiamo da lì, per tornare a crescere dopo dieci anni di stagnazione e a credere nella scommessa che in tanti abbiamo fatto su questo paese.
A Noviglio il quadro appare alquanto allarmante. Secondo i dati forniti da Immobiliare.it, nel mese di dicembre 2013 per gli immobili residenziali in vendita nel nostro territorio sono stati richiesti in media 1.751 Euro per metro quadro, contro i 1.921 Euro registrati nel mese di dicembre 2012: una diminuzione del 8,85% in un solo anno. Considerando che, in base ai dati utilizzati dal Comune per il conto della TARES, lo stock residenziale di Noviglio ammonta a 226.836 metri quadrati di superfici (1.668 unità abitative, per una media di 136 mq ciascuna), in un solo anno il nostro territorio e i suoi abitanti si sono visti scivolare via dal loro patrimonio, considerando solo le case, circa 40 milioni di euro. Diciamo circa 9.000 euro a testa, neonati inclusi.
L’andamento dei prezzi è una cartina di tornasole molto efficace per capire l’attrattività di un territorio. Se questo piace, diventa competitivo, ed è reputato un investimento sufficientemente sicuro da parte di un potenziale compratore (che è quindi un investitore, esattamente come un broker alla Borsa valori che deve scegliere su quale titolo o azione scommettere): le case si vendono e il prezzo medio tendenzialmente risale, sostenuto dalla domanda, fino ad esplodere quando la domanda è talmente forte che l’offerta non è sufficiente a soddisfarla. Se la mia casa non interessa a nessuno, non mi resterà che fare i saldi: il prezzo medio, in questo modo, precipita.
Ci si può chiedere perché un territorio tanto ricco di storia, natura, paesaggi incantevoli, altamente accessibile grazie al collegamento autostradale, e a due passi da Milano, dove nei primi anni Duemila c’era la coda di giovani coppie disposte a trasferirsi, oggi versi in una fase di stagnazione, e abbia perso tutto il suo potenziale attrattivo. La risposta non è semplice, ci sono molti fattori in gioco: ma chi ha una casa sul mercato, e sono molti in questo momento quelli che tentano la fuga, sa benissimo quanto il degrado dello spazio pubblico, la costante assenza di sicurezza, la mancanza cronica di servizi e luoghi di aggregazione, la presenza di opere incompiute che dequalificano tutto il contesto (vedi il “cratere” nel bel mezzo di Mairano), pesino su una decisione tanto importante quanto quella di “investire su un territorio”, comprandovi una casa, da parte di un potenziale compratore. Tanto più in un momento come quello attuale, dove chi ha possibilità di investire, ha a disposizione un’ampia scelta: meglio spendere qualcosa in più in un Comune verde, accogliente, coi servizi sotto casa, attrezzato, senza arredi divelti e pavimentazioni sconquassate, con opportunità di lavoro e svago, destinato a svilupparsi nel futuro, oppure andare al massimo ribasso e rischiare di restare bloccati nel pantano di un territorio senza via d’uscita?
La cosa che preoccupa, è l’analisi dei competitors, ovvero degli altri comuni della zona: tolta qualche puntuale eccezione (come Rosate, che perde oltre il 12%), il calo dei prezzi è notevolmente minore che a Noviglio (-6,7% a Motta Visconti, -6,3% a Gaggiano, -6,1% a Rozzano, -5,5% a Certosa di Pavia), ma di norma è pari a circa la metà (-4,6% a Binasco, -3,8% a Casarile, - 2,9% a Vernate, -2,7% a Borgarello). A Zibido San Giacomo, addirittura, si ferma a quota -1,7%. In ogni caso, il raffronto con la media provinciale (globalmente, -4%) è impietoso.
Che fare dunque? Avete presente la trasmissione “Vendo casa disperatamente” in onda su RealTime? Cosa si fa per sbloccare una vendita apparentemente impossibile e valorizzarla in termini economici? Si tinteggia, si riordina, si valorizzano i punti di forza e si trovano soluzioni per mimetizzare quello che può spaventare un acquirente. Ma una casa non si può spostare: il contesto è altrettanto importante, soprattutto per una giovane coppia che lascia la città alla ricerca di un luogo e di una vita migliore.
I cittadini, e non solo quelli che sanno di cosa parliamo perché hanno appena messo in vendita la loro casa, alcuni a metà del prezzo a cui l’hanno comprata, devono cominciare a rendersi conto che un paese esteticamente gradevole, ordinato, vivibile e attrezzato, e soprattutto sicuro, non è un vezzo per intenditori, ma una necessità primaria. Nelle nostre case abbiamo investito tutto, e quei 40 milioni di euro persi in un anno non sono soldi virtuali, ma i nostri risparmi, e l’eredità che lasceremo ai nostri figli, insieme a questo territorio. Quando capiremo che è questa la nostra vera ricchezza da salvaguardare, e della quale chiedere conto a chi negli anni non ha saputo accompagnare l’espansione di questo paese con soluzioni per renderlo più bello e vivibile, consentendo il degrado e l’abbandono di interi quartieri? Non le feste, non un bel municipio tirato a nuovo, ma lo spazio pubblico, le piazze, i servizi e la sicurezza dei cittadini. Partiamo da lì, per tornare a crescere dopo dieci anni di stagnazione e a credere nella scommessa che in tanti abbiamo fatto su questo paese.
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