domenica 22 febbraio 2015

Efficienza energetica: mi llumino (un po') di meno

Venerdì 13 febbraio, si parla di risparmio energetico. L’occasione è la manifestazione nazionale “Mi illumino di meno”, che ha coinvolto numerose associazioni, enti e località del Bel Paese (e non solo) per promuovere la cultura dell’utilizzo efficiente delle risorse energetiche. Luci spente anche a Noviglio, che ha celebrato la giornata del risparmio energetico con un banchetto al buio al centro polivalente di Via Vivaldi: una bella iniziativa, in un comune che ogni anno spende solo per l’illuminazione pubblica oltre 150mila Euro, quasi 35 euro a persona.

Una voce, quella della cosiddetta “bolletta energetica”, decisamente importante nel bilancio comunale: vale circa un terzo delle spese che il Comune deve coprire attraverso la TASI, la famigerata imposta sui servizi indivisibili. In questo capitolo di spesa si annidano, evidentemente, molti sprechi: sono sotto gli occhi di tutti il livello di arretratezza tecnologica degli impianti e la generalizzata inefficienza nella distribuzione dei punti luce sul territorio, che alterna punti di sovraesposizione a angoli completamente al buio e pericolosi, inoltre con decine di tipologie di impianti diversi che certo non contribuiscono a qualificare l’arredo urbano.
Il Comitato ha studiato la materia, elaborando una proposta di intervento che, al di là delle mere campagne di sensibilizzazione, vuole porsi quattro obiettivi assolutamente concreta: ridurre la spesa energetica del nostro Comune, aiutare l’ambiente, qualificare il sistema di illuminazione sul territorio e, non meno importante, dare il buon esempio al cittadino. Un progetto che, lo speriamo di cuore, l'Amministrazione vorrà discutere, copiare, attuare.

I risultati sono a nostro avviso estremamente interessanti. Si stima che con un investimento di circa 250.000 Euro, comprensivi di imposte e costi di installazione, sarebbe possibile sostituire la totalità dei 516 punti luce di Noviglio, caratterizzati da tecnologie vetuste (di norma, a vapori di mercurio), con altrettanti lampioni con tecnologia a LED, distribuiti in maniera più razionale sul territorio. I vantaggi sarebbero immediati: spese di gestione e manutenzione ridotti a meno di un quarto, e riduzione dei consumi energetici (e conseguentemente dei costi della bolletta energetica comunale) compresa tra il 50% e il 75%, in funzione delle tipologie di lampade prescelte in funzione del livello di luminosità. Con un risparmio, nel caso peggiore, di oltre 65mila Euro l’anno, l’investimento iniziale si ripagherebbe dopo un orizzonte temporale estremamente breve, certamente inferiore a quattro anni: in dieci anni, ipotizzando inflazione e crescita del costo dell’energia, il risparmio potrebbe superare il milione di Euro! Per non parlare del beneficio estetico e in termini di sicurezza!
Il nostro auspicio, come già detto, è che questa nostra ipotesi possa essere presa in seria considerazione dal Comune e dare luogo, dopo opportuni approfondimenti e l’individuazione delle risorse, ad una vera progettualità che coinvolga tutta la cittadinanza.

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