mercoledì 1 aprile 2015

Noviglio, paese per vecchi?

Da circa un mese si sono chiuse le iscrizioni all’anno scolastico 2015/2016, e presto sapremo se il trend della “fuga dei bambini” dalla scuola di Noviglio è destinato a proseguire. Nonostante rappresenti una delle voci più importanti del bilancio comunale (tra servizi, diritto allo studio, manutenzione immobili e utenze, refezione scolastica, vale circa il 15% del totale delle uscite), a causa degli scarsi investimenti negli ultimi anni, le scuole di Noviglio risultano oggi poco “attrattive”, e ciò ha portato alcuni genitori a decidere di iscrivere i propri figli fuori dal territorio comunale, anche a costo di dover affrontare maggiori costi di trasferta.

Dal 2013 è stato creato un istituto scolastico unico che comprende le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Noviglio e del Comune (non confinante) di Casarile. La sorpresa arriva consultando i dati pubblicati sul sito dell’Istituto comprensivo di Noviglio-Casarile e facendo una comparazione tra le due realtà, che presentano un numero di abitanti e nuclei familiari ed un reddito medio procapite molto simili.
I numeri degli anni precedenti, indicano che il 25% dei bambini che hanno l’età per frequentare la scuola primaria è iscritto fuori Noviglio (risultano iscritti 222 su 297 residenti). A Casarile i bambini residenti iscritti fuori dal territorio comunale è solo del 5% (211 su 223 residenti). Analizzando i numeri delle classi prime dell’anno scolastico in corso, emerge come a Noviglio 10 bambini su i 62 residenti sono iscritti fuori dal comune, mentre a Casarile il numero degli iscritti supera il numero dei residenti (45 iscritti su 28 residenti).

Anche per le altre scuole la situazione non è migliore, dato che presso la scuola dell’infanzia circa il 29% dei genitori preferiscono tenere i bambini a casa oppure non scelgono la struttura di Noviglio (risultano iscritti solo 144 bambini su 202 residenti), mentre a Casarile la percentuale è del 4% (134 iscritti su 139 bambini residenti). Per completare l’analisi, abbiamo preso in considerazione anche i dati della scuola secondaria di primo grado. In questo caso la differenza tra Noviglio e Casarile se pur evidente è meno ampia, perché a Noviglio la percentuale di ragazzi che frequentano fuori comune è circa del 24% (126 su 165), mentre a Casarile è circa del 14% (124 su 143). Parlando con molti di genitori, abbiamo avuto conferma che il problema esiste. Eccome.

Per cercare le cause di questo fenomeno è sufficiente andare a leggere il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F) pubblicato sul sito dell’Istituto Comprensivo, dove vengono descritte le strutture scolastiche e le attrezzature in dotazione. Casarile, realtà molto simile a Noviglio e come questa soggetta al tanto invocato Patto di Stabilità, ha messo in campo politiche a favore dei giovani non solo a livello scolastico ma anche per il tempo libero; inoltre ha molte più strutture, e gli istituti sono meglio strutturati, per cui riescono a garantire una migliore offerta formativa, al passo con le esigenze dei ragazzi e dei genitori.
Durante l’incontro di orientamento del nuovo anno scolastico fatto il 10 gennaio destinato ai genitori dei bambini che a settembre inizieranno la scuola primaria, oltre alla descrizione delle attività didattiche (dove è apparsa una reale differenza tra gli istituti di Noviglio e Casarile) è emerso che il nostro comune ha anche una percentuale molto più bassa di insegnanti di ruolo (durante l’incontro si parlava del 49% contro oltre il 70%).

A settembre i bambini residenti a Noviglio che in teoria dovranno iniziare la scuola sono 76, vedremo quanti saranno i bambini che in realtà andranno a formare le classi prime. Chi scrive è uno dei papà che a settembre vivrà l’emozione di vedere la propria figlia affrontare un traguardo importante come il primo giorno di scuola, ma anche i dubbi di un padre che oggi guarda con preoccupazione alla totale assenza di prospettive per i giovani, la cronica assenza di spazi e strutture dedicati agli adolescenti, l’inadeguatezza dei pochi siti per il gioco dei bambini e per la pratica delle attività sportive e ricreative. Sì, purtroppo Noviglio sembra davvero un paese per vecchi .......

lunedì 30 marzo 2015

Verso Expo: arriva il LET4 “Terre d’acqua e cascine”

Domenica 29 marzo, complice il bel sole, abbiamo preso parte alla passeggiata inaugurale sull’itinerario cicloturistico che, sfruttando i numerosi percorsi già esistenti sul territorio, si snoda attraverso i Comuni di Noviglio, Gaggiano e Zibido San Giacomo. Obiettivo del LET4 – acronimo di Landscape Expo Tour – far conoscere e valorizzare le numerose bellezze paesaggistiche, le architetture rurali, i prodotti tipici e le tradizioni agricole del nostro territorio, sfruttando l’enorme opportunità offerta da Expo Milano 2015 in un ambizioso progetto di marketing territoriale. Un grazie va quindi a Camera di Commercio di Milano e Fondazione Cariplo per aver promosso l’iniziativa, e ad AIM, TeMA e studio Land per averla realizzata, con il patrocinio di Expo e la partecipazione della Città Metropolitana, del Parco Agricolo, del Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi e ovviamente dei vari Comuni interessati.

Il percorso parte dalla Stazione di Gaggiano, attraversa il Naviglio Grande, raggiunge la cappella della Madonna del Dosso, per costeggiare poi il Lago Boscaccio fino a Doresano e San Pietro Cusico; raggiunge quindi Zibido e la bella Cascina Zipo, il capoluogo San Giacomo e Cascina Femegro, per entrare nel territorio di Noviglio da Tavernasco, con le sue marcite. Attraversa Mairano e Noviglio, quindi il borgo di Tainate, poi su sterrato la Cascina Grande, per fare ritorno a Gaggiano, con uno sviluppo complessivo di 26 km.

I percorsi sono guidati da una segnaletica fissa molto curata che guida il turista-ciclista fornendo, in italiano e in inglese, informazioni sul paesaggio, sui monumenti, sugli edifici agricoli e religiosi. Non manca naturalmente qualche pecca: segnaletica troppo minuta, spesso poco visibile, oltre a qualche errore o carenza nelle informazioni fornite al cicloturista, aspetti che forse avrebbero trovato facile soluzione attraverso un maggiore coinvolgimento del territorio e delle Associazioni che vi operano. Auspichiamo, inoltre, lo sviluppo di una sempre maggiore capacità di “fare rete” tra enti, associazioni, produttori locali, operatori del territorio, esercenti, in grado di costruire un’offerta turistica strutturata ed effettivamente attrattiva, in grado di generare ricadute economiche virtuose.

Urgente, poi, la soluzione di alcuni problemi relativi alla rete ciclabile lungo alcuni tratti dell’itinerario e, a onor del vero, soprattutto sul territorio novigliese, tutti già in passato rilevati dal nostro Comitato: dalla convivenza problematica con le automobili sulla strada comunale Mairano-Tavernasco, alla mancanza di sicurezza sulla ciclabile Mairano-Noviglio, nel tratto che costeggia la Strada Provinciale 203, e ancora, l’attraversamento in Piazza XI Settembre, l’assenza di illuminazione nel tratto fino a Cascina Rovina, l’insicurezza del tratto tra Noviglio e il bivio per Tainate… Speriamo che la prospettiva di Expo, e questa bella iniziativa che è stata calata nel nostro territorio, possano essere d’esempio ed incentivare una riflessione sul tema dello sviluppo attraverso il turismo sostenibile.

giovedì 19 marzo 2015

Viabilità a Noviglio: disponibilità e promesse

Lunedì 16 marzo si è tenuto presso la sala consiliare di Mairano l’incontro promosso dall’Amministrazione comunale con i cittadini di Noviglio residenti nelle vie Attilio Valè e Leonardo Da Vinci per discutere delle problematiche che riguardano la viabilità delle due vie. Presenti all’incontro, oltre ai rappresentanti del Comune, anche il Comandante dell’Unione "I Fontanili" e una ventina di cittadini.
L’incontro aveva lo scopo di cercare soluzioni ai problemi strutturali delle vie Valè, Da Vinci e Vivaldi che, così come altre infrastrutture presenti a Noviglio, sono state realizzate da soggetti privati in assenza di un disegno strategico pubblico, e non tenendo in debita considerazione problematiche future quali la dotazione di parcheggi, la sicurezza e la transitabilità.
In particolare, le vie Valè e Da Vinci sono entrambe strette e non consentono un transito agevole nei due sensi di marcia, problema accentuato anche dalla mancanza di parcheggi, che obbliga gli abitanti delle due vie a parcheggiare le proprie automobili in strada. Inoltre, le due strade, essendo abbastanza lunghe e rettilinee, permettono il transito delle autovetture a velocità di molto superiori rispetto a quelle indicate dal codice della strade, il che rappresenta obiettivamente un pericolo.

I cittadini hanno chiesto, come già in altre occasioni, un maggiore presidio del territorio da parte delle polizia locale specie negli orari di maggior traffico. Purtroppo gli orari di maggior traffico, specie la mattina, coincidono con l’impegno della polizia locale in altri servizi. Il Sindaco ha riferito che a breve la polizia locale non farà più servizio davanti alle scuole alla mattina, perché lo stesso così come altre attività verranno svolte come lavoro socialmente utile dai cittadini e pagato attraverso dei voucher: in questo modo i vigili potranno concentrarsi sul presidio.
Al fine di limitare le velocità, inoltre, l’Amministrazione ha proposto l’installazione dei dossi sia in Via Valè che in Via Da Vinci. La scelta era se installare i dossi in gomma che risultano essere più economici si è parlato di circa 3 mila euro a dosso, oppure di costruire i dossi  in muratura uguali a quelli già presenti in altre vie per un costo indicato di 12 mila euro. La differenza tra le due tipologie di dossi è che quella in gomma è molto più rumorosa. L’amministrazione comunale si è impegnata a far installare i dossi in muratura.

Per quanto riguarda i parcheggi la discussione è stata più accesa, perché visto il numero di macchine parcheggiate nella via è impossibile obbligare gli abitanti a parcheggiare su un solo lato, così come è difficile ipotizzare che le due strade, in particolare Via Leonardo da Vinci, possano diventare a senso unico. Per il problema dei parcheggi non sono dunque state indicate soluzioni, se non l’istituzione del senso unico alternato in Via Leonardo da Vinci. In Via Vivaldi, visto che i parcheggi ci sono e spesso risultano inutilizzati, verranno istituiti dei divieti di sosta davanti al Circolo polivalente sul lato del parco.
L’ideale sarebbe che in Via Valè fosse costruito un altro parcheggio: a tale proposito il Sindaco ha riferito che tale opera verrà realizzata con le prossime lottizzazioni previste nella via, quali opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Visto però la crisi che ha colpito l’edilizia e la scarsa attrattività che affligge da tempo il nostro territorio, crediamo che se la creazione di nuove infrastrutture è legata solo a interventi edilizi, Noviglio rimarrà così per tantissimi anni.
In ultimo il Sindaco ha comunicato che in Via Valè verrà installata una telecamera di ultima generazione che copre 180° in grado di individuare le targhe. 
Come già in altri incontri fatti nel corso degli anni, si è vista una grandissima disponibilità dell’Amministrazione comunale per la soluzione dei problemi: peccato che in tantissime occasioni le parole spese non si siano tramutate in opere concrete. Speriamo di doverci ricredere.

mercoledì 18 marzo 2015

Metropolitana MM2 a Binasco: utopia o opportunità?


È stato presentato lo scorso 20 febbraio dall’Assessore alla Mobilità del Comune di Milano il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), strumento chiamato a definire le strategie di sviluppo del trasporto pubblico nell’intera area metropolitana entro un orizzonte di medio-lungo termine. Benché si tratti di uno strumento di rilevanza comunale, il PUMS adottato dal Comune di Milano, capoluogo della nuova Città Metropolitana, ovvero l’ente intermedio che ha recentemente sostituito la Provincia, incide pesantemente non solo sulla mobilità in città, ma anche e soprattutto sui collegamenti tra città e hinterland. L’abbiamo dunque esaminato attentamente, per capire in che modo influirà sui livelli di accessibilità del nostro territorio.

Molte le novità contenute nel PUMS. Oltre a una nuova linea della metropolitana (la MM6) che collegherà l’asse di Viale Certosa a quello di Via Ripamonti, il piano prevede diversi prolungamenti di linee esistenti della metropolitana, dalla MM1 verso Monza e Baggio, fino alla MM4 – oggi in costruzione – che raggiungerà Corsico e Buccinasco. Brutte notizie, però, per il Sud Milano, ancora una volta penalizzato sul fronte delle strategie per la mobilità: salta, infatti, il prolungamento della linea MM2 dall’attuale capolinea di Assago Forum fino a Binasco, già previsto dalla Provincia nel Piano Territoriale di Coordinamento in vigore da meno di un anno. Prolungamento sostituito da un peduncolo con termine a Rozzano, nella zona di Viale Lazio, da sarebbe difficile ipotizzare – anche nel lungo termine – una futura prosecuzione in direzione sud.
Pur riconoscendo l’enorme gap infrastrutturale di questo settore dell’area metropolitana (su Binasco gravita un bacino di oltre 80mila abitanti, che quotidianamente si spostano per motivi di studio e lavoro, affrontando lunghe code e disservizi nel trasporto pubblico), la risposta fornita dal PUMS, quella di un servizio di “autolinee veloci” (S-Bus) che fanno la spola tra Binasco e il capolinea di Assago Forum, non solo risulta inadeguata, ma rischia di risultare peggiorativa rispetto al servizio attuale, che quantomeno consente di partire da Noviglio e raggiungere direttamente l’hub urbano di Famagosta.

Viste queste premesse, quest’oggi il Comitato, nell’ambito della fase di raccolta di osservazioni e proposte in merito al processo di valutazione ambientale strategica, ha quindi protocollato un’istanza rivolta al Comune di Milano, chiedendo con forza di rivedere la scelta di cancellare il prolungamento della MM2 verso il Binaschino. Non si tratta, infatti, di un vezzo, ma di un’indispensabile opera infrastrutturale per un intero quadrante dell’area metropolitana, ad oggi sprovvisto di sistemi efficienti di collegamenti su ferro. Staremo dunque a vedere se anche la politica farà la sua parte.

domenica 22 febbraio 2015

Efficienza energetica: mi llumino (un po') di meno

Venerdì 13 febbraio, si parla di risparmio energetico. L’occasione è la manifestazione nazionale “Mi illumino di meno”, che ha coinvolto numerose associazioni, enti e località del Bel Paese (e non solo) per promuovere la cultura dell’utilizzo efficiente delle risorse energetiche. Luci spente anche a Noviglio, che ha celebrato la giornata del risparmio energetico con un banchetto al buio al centro polivalente di Via Vivaldi: una bella iniziativa, in un comune che ogni anno spende solo per l’illuminazione pubblica oltre 150mila Euro, quasi 35 euro a persona.

Una voce, quella della cosiddetta “bolletta energetica”, decisamente importante nel bilancio comunale: vale circa un terzo delle spese che il Comune deve coprire attraverso la TASI, la famigerata imposta sui servizi indivisibili. In questo capitolo di spesa si annidano, evidentemente, molti sprechi: sono sotto gli occhi di tutti il livello di arretratezza tecnologica degli impianti e la generalizzata inefficienza nella distribuzione dei punti luce sul territorio, che alterna punti di sovraesposizione a angoli completamente al buio e pericolosi, inoltre con decine di tipologie di impianti diversi che certo non contribuiscono a qualificare l’arredo urbano.
Il Comitato ha studiato la materia, elaborando una proposta di intervento che, al di là delle mere campagne di sensibilizzazione, vuole porsi quattro obiettivi assolutamente concreta: ridurre la spesa energetica del nostro Comune, aiutare l’ambiente, qualificare il sistema di illuminazione sul territorio e, non meno importante, dare il buon esempio al cittadino. Un progetto che, lo speriamo di cuore, l'Amministrazione vorrà discutere, copiare, attuare.

I risultati sono a nostro avviso estremamente interessanti. Si stima che con un investimento di circa 250.000 Euro, comprensivi di imposte e costi di installazione, sarebbe possibile sostituire la totalità dei 516 punti luce di Noviglio, caratterizzati da tecnologie vetuste (di norma, a vapori di mercurio), con altrettanti lampioni con tecnologia a LED, distribuiti in maniera più razionale sul territorio. I vantaggi sarebbero immediati: spese di gestione e manutenzione ridotti a meno di un quarto, e riduzione dei consumi energetici (e conseguentemente dei costi della bolletta energetica comunale) compresa tra il 50% e il 75%, in funzione delle tipologie di lampade prescelte in funzione del livello di luminosità. Con un risparmio, nel caso peggiore, di oltre 65mila Euro l’anno, l’investimento iniziale si ripagherebbe dopo un orizzonte temporale estremamente breve, certamente inferiore a quattro anni: in dieci anni, ipotizzando inflazione e crescita del costo dell’energia, il risparmio potrebbe superare il milione di Euro! Per non parlare del beneficio estetico e in termini di sicurezza!
Il nostro auspicio, come già detto, è che questa nostra ipotesi possa essere presa in seria considerazione dal Comune e dare luogo, dopo opportuni approfondimenti e l’individuazione delle risorse, ad una vera progettualità che coinvolga tutta la cittadinanza.

Qual è la priorità per la sicurezza stradale sul territorio di Noviglio?

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