mercoledì 1 aprile 2015

Noviglio, paese per vecchi?

Da circa un mese si sono chiuse le iscrizioni all’anno scolastico 2015/2016, e presto sapremo se il trend della “fuga dei bambini” dalla scuola di Noviglio è destinato a proseguire. Nonostante rappresenti una delle voci più importanti del bilancio comunale (tra servizi, diritto allo studio, manutenzione immobili e utenze, refezione scolastica, vale circa il 15% del totale delle uscite), a causa degli scarsi investimenti negli ultimi anni, le scuole di Noviglio risultano oggi poco “attrattive”, e ciò ha portato alcuni genitori a decidere di iscrivere i propri figli fuori dal territorio comunale, anche a costo di dover affrontare maggiori costi di trasferta.

Dal 2013 è stato creato un istituto scolastico unico che comprende le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Noviglio e del Comune (non confinante) di Casarile. La sorpresa arriva consultando i dati pubblicati sul sito dell’Istituto comprensivo di Noviglio-Casarile e facendo una comparazione tra le due realtà, che presentano un numero di abitanti e nuclei familiari ed un reddito medio procapite molto simili.
I numeri degli anni precedenti, indicano che il 25% dei bambini che hanno l’età per frequentare la scuola primaria è iscritto fuori Noviglio (risultano iscritti 222 su 297 residenti). A Casarile i bambini residenti iscritti fuori dal territorio comunale è solo del 5% (211 su 223 residenti). Analizzando i numeri delle classi prime dell’anno scolastico in corso, emerge come a Noviglio 10 bambini su i 62 residenti sono iscritti fuori dal comune, mentre a Casarile il numero degli iscritti supera il numero dei residenti (45 iscritti su 28 residenti).

Anche per le altre scuole la situazione non è migliore, dato che presso la scuola dell’infanzia circa il 29% dei genitori preferiscono tenere i bambini a casa oppure non scelgono la struttura di Noviglio (risultano iscritti solo 144 bambini su 202 residenti), mentre a Casarile la percentuale è del 4% (134 iscritti su 139 bambini residenti). Per completare l’analisi, abbiamo preso in considerazione anche i dati della scuola secondaria di primo grado. In questo caso la differenza tra Noviglio e Casarile se pur evidente è meno ampia, perché a Noviglio la percentuale di ragazzi che frequentano fuori comune è circa del 24% (126 su 165), mentre a Casarile è circa del 14% (124 su 143). Parlando con molti di genitori, abbiamo avuto conferma che il problema esiste. Eccome.

Per cercare le cause di questo fenomeno è sufficiente andare a leggere il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F) pubblicato sul sito dell’Istituto Comprensivo, dove vengono descritte le strutture scolastiche e le attrezzature in dotazione. Casarile, realtà molto simile a Noviglio e come questa soggetta al tanto invocato Patto di Stabilità, ha messo in campo politiche a favore dei giovani non solo a livello scolastico ma anche per il tempo libero; inoltre ha molte più strutture, e gli istituti sono meglio strutturati, per cui riescono a garantire una migliore offerta formativa, al passo con le esigenze dei ragazzi e dei genitori.
Durante l’incontro di orientamento del nuovo anno scolastico fatto il 10 gennaio destinato ai genitori dei bambini che a settembre inizieranno la scuola primaria, oltre alla descrizione delle attività didattiche (dove è apparsa una reale differenza tra gli istituti di Noviglio e Casarile) è emerso che il nostro comune ha anche una percentuale molto più bassa di insegnanti di ruolo (durante l’incontro si parlava del 49% contro oltre il 70%).

A settembre i bambini residenti a Noviglio che in teoria dovranno iniziare la scuola sono 76, vedremo quanti saranno i bambini che in realtà andranno a formare le classi prime. Chi scrive è uno dei papà che a settembre vivrà l’emozione di vedere la propria figlia affrontare un traguardo importante come il primo giorno di scuola, ma anche i dubbi di un padre che oggi guarda con preoccupazione alla totale assenza di prospettive per i giovani, la cronica assenza di spazi e strutture dedicati agli adolescenti, l’inadeguatezza dei pochi siti per il gioco dei bambini e per la pratica delle attività sportive e ricreative. Sì, purtroppo Noviglio sembra davvero un paese per vecchi .......

lunedì 30 marzo 2015

Verso Expo: arriva il LET4 “Terre d’acqua e cascine”

Domenica 29 marzo, complice il bel sole, abbiamo preso parte alla passeggiata inaugurale sull’itinerario cicloturistico che, sfruttando i numerosi percorsi già esistenti sul territorio, si snoda attraverso i Comuni di Noviglio, Gaggiano e Zibido San Giacomo. Obiettivo del LET4 – acronimo di Landscape Expo Tour – far conoscere e valorizzare le numerose bellezze paesaggistiche, le architetture rurali, i prodotti tipici e le tradizioni agricole del nostro territorio, sfruttando l’enorme opportunità offerta da Expo Milano 2015 in un ambizioso progetto di marketing territoriale. Un grazie va quindi a Camera di Commercio di Milano e Fondazione Cariplo per aver promosso l’iniziativa, e ad AIM, TeMA e studio Land per averla realizzata, con il patrocinio di Expo e la partecipazione della Città Metropolitana, del Parco Agricolo, del Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi e ovviamente dei vari Comuni interessati.

Il percorso parte dalla Stazione di Gaggiano, attraversa il Naviglio Grande, raggiunge la cappella della Madonna del Dosso, per costeggiare poi il Lago Boscaccio fino a Doresano e San Pietro Cusico; raggiunge quindi Zibido e la bella Cascina Zipo, il capoluogo San Giacomo e Cascina Femegro, per entrare nel territorio di Noviglio da Tavernasco, con le sue marcite. Attraversa Mairano e Noviglio, quindi il borgo di Tainate, poi su sterrato la Cascina Grande, per fare ritorno a Gaggiano, con uno sviluppo complessivo di 26 km.

I percorsi sono guidati da una segnaletica fissa molto curata che guida il turista-ciclista fornendo, in italiano e in inglese, informazioni sul paesaggio, sui monumenti, sugli edifici agricoli e religiosi. Non manca naturalmente qualche pecca: segnaletica troppo minuta, spesso poco visibile, oltre a qualche errore o carenza nelle informazioni fornite al cicloturista, aspetti che forse avrebbero trovato facile soluzione attraverso un maggiore coinvolgimento del territorio e delle Associazioni che vi operano. Auspichiamo, inoltre, lo sviluppo di una sempre maggiore capacità di “fare rete” tra enti, associazioni, produttori locali, operatori del territorio, esercenti, in grado di costruire un’offerta turistica strutturata ed effettivamente attrattiva, in grado di generare ricadute economiche virtuose.

Urgente, poi, la soluzione di alcuni problemi relativi alla rete ciclabile lungo alcuni tratti dell’itinerario e, a onor del vero, soprattutto sul territorio novigliese, tutti già in passato rilevati dal nostro Comitato: dalla convivenza problematica con le automobili sulla strada comunale Mairano-Tavernasco, alla mancanza di sicurezza sulla ciclabile Mairano-Noviglio, nel tratto che costeggia la Strada Provinciale 203, e ancora, l’attraversamento in Piazza XI Settembre, l’assenza di illuminazione nel tratto fino a Cascina Rovina, l’insicurezza del tratto tra Noviglio e il bivio per Tainate… Speriamo che la prospettiva di Expo, e questa bella iniziativa che è stata calata nel nostro territorio, possano essere d’esempio ed incentivare una riflessione sul tema dello sviluppo attraverso il turismo sostenibile.

giovedì 19 marzo 2015

Viabilità a Noviglio: disponibilità e promesse

Lunedì 16 marzo si è tenuto presso la sala consiliare di Mairano l’incontro promosso dall’Amministrazione comunale con i cittadini di Noviglio residenti nelle vie Attilio Valè e Leonardo Da Vinci per discutere delle problematiche che riguardano la viabilità delle due vie. Presenti all’incontro, oltre ai rappresentanti del Comune, anche il Comandante dell’Unione "I Fontanili" e una ventina di cittadini.
L’incontro aveva lo scopo di cercare soluzioni ai problemi strutturali delle vie Valè, Da Vinci e Vivaldi che, così come altre infrastrutture presenti a Noviglio, sono state realizzate da soggetti privati in assenza di un disegno strategico pubblico, e non tenendo in debita considerazione problematiche future quali la dotazione di parcheggi, la sicurezza e la transitabilità.
In particolare, le vie Valè e Da Vinci sono entrambe strette e non consentono un transito agevole nei due sensi di marcia, problema accentuato anche dalla mancanza di parcheggi, che obbliga gli abitanti delle due vie a parcheggiare le proprie automobili in strada. Inoltre, le due strade, essendo abbastanza lunghe e rettilinee, permettono il transito delle autovetture a velocità di molto superiori rispetto a quelle indicate dal codice della strade, il che rappresenta obiettivamente un pericolo.

I cittadini hanno chiesto, come già in altre occasioni, un maggiore presidio del territorio da parte delle polizia locale specie negli orari di maggior traffico. Purtroppo gli orari di maggior traffico, specie la mattina, coincidono con l’impegno della polizia locale in altri servizi. Il Sindaco ha riferito che a breve la polizia locale non farà più servizio davanti alle scuole alla mattina, perché lo stesso così come altre attività verranno svolte come lavoro socialmente utile dai cittadini e pagato attraverso dei voucher: in questo modo i vigili potranno concentrarsi sul presidio.
Al fine di limitare le velocità, inoltre, l’Amministrazione ha proposto l’installazione dei dossi sia in Via Valè che in Via Da Vinci. La scelta era se installare i dossi in gomma che risultano essere più economici si è parlato di circa 3 mila euro a dosso, oppure di costruire i dossi  in muratura uguali a quelli già presenti in altre vie per un costo indicato di 12 mila euro. La differenza tra le due tipologie di dossi è che quella in gomma è molto più rumorosa. L’amministrazione comunale si è impegnata a far installare i dossi in muratura.

Per quanto riguarda i parcheggi la discussione è stata più accesa, perché visto il numero di macchine parcheggiate nella via è impossibile obbligare gli abitanti a parcheggiare su un solo lato, così come è difficile ipotizzare che le due strade, in particolare Via Leonardo da Vinci, possano diventare a senso unico. Per il problema dei parcheggi non sono dunque state indicate soluzioni, se non l’istituzione del senso unico alternato in Via Leonardo da Vinci. In Via Vivaldi, visto che i parcheggi ci sono e spesso risultano inutilizzati, verranno istituiti dei divieti di sosta davanti al Circolo polivalente sul lato del parco.
L’ideale sarebbe che in Via Valè fosse costruito un altro parcheggio: a tale proposito il Sindaco ha riferito che tale opera verrà realizzata con le prossime lottizzazioni previste nella via, quali opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Visto però la crisi che ha colpito l’edilizia e la scarsa attrattività che affligge da tempo il nostro territorio, crediamo che se la creazione di nuove infrastrutture è legata solo a interventi edilizi, Noviglio rimarrà così per tantissimi anni.
In ultimo il Sindaco ha comunicato che in Via Valè verrà installata una telecamera di ultima generazione che copre 180° in grado di individuare le targhe. 
Come già in altri incontri fatti nel corso degli anni, si è vista una grandissima disponibilità dell’Amministrazione comunale per la soluzione dei problemi: peccato che in tantissime occasioni le parole spese non si siano tramutate in opere concrete. Speriamo di doverci ricredere.

mercoledì 18 marzo 2015

Metropolitana MM2 a Binasco: utopia o opportunità?


È stato presentato lo scorso 20 febbraio dall’Assessore alla Mobilità del Comune di Milano il nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), strumento chiamato a definire le strategie di sviluppo del trasporto pubblico nell’intera area metropolitana entro un orizzonte di medio-lungo termine. Benché si tratti di uno strumento di rilevanza comunale, il PUMS adottato dal Comune di Milano, capoluogo della nuova Città Metropolitana, ovvero l’ente intermedio che ha recentemente sostituito la Provincia, incide pesantemente non solo sulla mobilità in città, ma anche e soprattutto sui collegamenti tra città e hinterland. L’abbiamo dunque esaminato attentamente, per capire in che modo influirà sui livelli di accessibilità del nostro territorio.

Molte le novità contenute nel PUMS. Oltre a una nuova linea della metropolitana (la MM6) che collegherà l’asse di Viale Certosa a quello di Via Ripamonti, il piano prevede diversi prolungamenti di linee esistenti della metropolitana, dalla MM1 verso Monza e Baggio, fino alla MM4 – oggi in costruzione – che raggiungerà Corsico e Buccinasco. Brutte notizie, però, per il Sud Milano, ancora una volta penalizzato sul fronte delle strategie per la mobilità: salta, infatti, il prolungamento della linea MM2 dall’attuale capolinea di Assago Forum fino a Binasco, già previsto dalla Provincia nel Piano Territoriale di Coordinamento in vigore da meno di un anno. Prolungamento sostituito da un peduncolo con termine a Rozzano, nella zona di Viale Lazio, da sarebbe difficile ipotizzare – anche nel lungo termine – una futura prosecuzione in direzione sud.
Pur riconoscendo l’enorme gap infrastrutturale di questo settore dell’area metropolitana (su Binasco gravita un bacino di oltre 80mila abitanti, che quotidianamente si spostano per motivi di studio e lavoro, affrontando lunghe code e disservizi nel trasporto pubblico), la risposta fornita dal PUMS, quella di un servizio di “autolinee veloci” (S-Bus) che fanno la spola tra Binasco e il capolinea di Assago Forum, non solo risulta inadeguata, ma rischia di risultare peggiorativa rispetto al servizio attuale, che quantomeno consente di partire da Noviglio e raggiungere direttamente l’hub urbano di Famagosta.

Viste queste premesse, quest’oggi il Comitato, nell’ambito della fase di raccolta di osservazioni e proposte in merito al processo di valutazione ambientale strategica, ha quindi protocollato un’istanza rivolta al Comune di Milano, chiedendo con forza di rivedere la scelta di cancellare il prolungamento della MM2 verso il Binaschino. Non si tratta, infatti, di un vezzo, ma di un’indispensabile opera infrastrutturale per un intero quadrante dell’area metropolitana, ad oggi sprovvisto di sistemi efficienti di collegamenti su ferro. Staremo dunque a vedere se anche la politica farà la sua parte.

domenica 22 febbraio 2015

Efficienza energetica: mi llumino (un po') di meno

Venerdì 13 febbraio, si parla di risparmio energetico. L’occasione è la manifestazione nazionale “Mi illumino di meno”, che ha coinvolto numerose associazioni, enti e località del Bel Paese (e non solo) per promuovere la cultura dell’utilizzo efficiente delle risorse energetiche. Luci spente anche a Noviglio, che ha celebrato la giornata del risparmio energetico con un banchetto al buio al centro polivalente di Via Vivaldi: una bella iniziativa, in un comune che ogni anno spende solo per l’illuminazione pubblica oltre 150mila Euro, quasi 35 euro a persona.

Una voce, quella della cosiddetta “bolletta energetica”, decisamente importante nel bilancio comunale: vale circa un terzo delle spese che il Comune deve coprire attraverso la TASI, la famigerata imposta sui servizi indivisibili. In questo capitolo di spesa si annidano, evidentemente, molti sprechi: sono sotto gli occhi di tutti il livello di arretratezza tecnologica degli impianti e la generalizzata inefficienza nella distribuzione dei punti luce sul territorio, che alterna punti di sovraesposizione a angoli completamente al buio e pericolosi, inoltre con decine di tipologie di impianti diversi che certo non contribuiscono a qualificare l’arredo urbano.
Il Comitato ha studiato la materia, elaborando una proposta di intervento che, al di là delle mere campagne di sensibilizzazione, vuole porsi quattro obiettivi assolutamente concreta: ridurre la spesa energetica del nostro Comune, aiutare l’ambiente, qualificare il sistema di illuminazione sul territorio e, non meno importante, dare il buon esempio al cittadino. Un progetto che, lo speriamo di cuore, l'Amministrazione vorrà discutere, copiare, attuare.

I risultati sono a nostro avviso estremamente interessanti. Si stima che con un investimento di circa 250.000 Euro, comprensivi di imposte e costi di installazione, sarebbe possibile sostituire la totalità dei 516 punti luce di Noviglio, caratterizzati da tecnologie vetuste (di norma, a vapori di mercurio), con altrettanti lampioni con tecnologia a LED, distribuiti in maniera più razionale sul territorio. I vantaggi sarebbero immediati: spese di gestione e manutenzione ridotti a meno di un quarto, e riduzione dei consumi energetici (e conseguentemente dei costi della bolletta energetica comunale) compresa tra il 50% e il 75%, in funzione delle tipologie di lampade prescelte in funzione del livello di luminosità. Con un risparmio, nel caso peggiore, di oltre 65mila Euro l’anno, l’investimento iniziale si ripagherebbe dopo un orizzonte temporale estremamente breve, certamente inferiore a quattro anni: in dieci anni, ipotizzando inflazione e crescita del costo dell’energia, il risparmio potrebbe superare il milione di Euro! Per non parlare del beneficio estetico e in termini di sicurezza!
Il nostro auspicio, come già detto, è che questa nostra ipotesi possa essere presa in seria considerazione dal Comune e dare luogo, dopo opportuni approfondimenti e l’individuazione delle risorse, ad una vera progettualità che coinvolga tutta la cittadinanza.

giovedì 19 febbraio 2015

Convenzioni locali: il Comune dalla parte del cittadino

In un periodo di ristrettezze economiche come quello attuale, che vede le famiglie duramente colpite dalla crisi, risulta sempre più complicato per i comuni erogare direttamente servizi e facilitazioni ai propri cittadini, e sembra che l’ostacolo imposto dal patto di stabilità precluda qualsiasi iniziativa in questo senso da parte delle amministrazioni locali.
In realtà basta andare a curiosare nei siti web dei comuni vicini per scoprire che con un po'di impegno e di spirito di iniziativa, sfruttando le possibilità offerte sia da società pubbliche che private di stipulare convenzioni, è possibile offrire ai cittadini servizi e facilitazioni che possono essere estremamente utili.
Andando a verificare, per esempio, sul sito di ATM, l'Azienda Trasporti Milanese, emerge che è possibile per i comuni stipulare una convenzione a costo zero che permette sia agli studenti che ai lavoratori che usufruiscono tutti i giorni dei mezzi pubblici o dei parcheggi di interscambio di avere sconti sugli abbonamenti.  Per la stipula della convenzione è sufficiente una semplice deliberazione, come dimostra il caso del Comune di Motta Visconti.
A questo proposito nei giorni scorsi il Comitato ha trasmesso al Sindaco una lettera (vedi immagine a fianco) proponendo l'attivazione di una convenzione con ATM e, con l'occasione, chiarimenti in merito all'attuale situazione del trasporto pubblico locale e ai collegamenti tra il nostro territorio e Milano. 

Sempre andando a curiosare sui siti dei comuni vicini, si può trovare come una semplice convenzione che il comune può stipulare è possibile risolvere in maniera efficiente ed economica, sfruttando le "economie di scala" tipiche di un'azione di squadra, anche il problema del collegamento ad internet. Per esempio a Gudo Visconti, grazie ad un accordo tra l'ente locale ed un operatore privato del settoreè possibile usufruire a prezzi vantaggiosi di un servizio di collegamento ad internet con la banda ultralarga grazie alla trasmissione wireless in tutto il territorio comunale sia per i privati che per gli uffici pubblici.

Questi sono solo alcuni esempi, perchè grazie alle convenzioni è possibile offrire una grande quantità di servizi, che vanno dall’assistenza agli anziani, alla creazione di servizi di prelievo del sangue direttamente sul territorio comunale, alla convenzione con medici veterinari per i nostri amici pelosi. Le possibilità sono veramente tante, basta un po' di spirito di iniziativa...

domenica 1 febbraio 2015

Soldi pubblici: facciamoci i conti in tasca!

Sai davvero come il tuo Comune usa i tuoi soldi? E quante sono le risorse che il Comune ha a budget e spende ogni anno per garantirci i servizi fondamentali? E ancora: è vero che non ci sono margini di risparmio e, anzi, che “non ci sono soldi” neanche per le cose più importanti?
Ce lo svelano le interessanti elaborazioni del portale “SoldiPubblici Reloaded” (consulta il sito internet), sviluppate a partire dalla corposa mole di dati messa a disposizione dal Governo e online da dicembre 2014: un lavoro a nostro avviso estremamente utile, che mira a restituire in maniera chiara e, soprattutto, tangibile, un tema complesso come quello del bilancio della pubblica amministrazione. Il Comitato ha analizzato i dati relativi al Comune di Noviglio, tentando di semplificarli ulteriormente attraverso macroaree tematiche, e i risultati sono suggestivi e comunque estremamente interessanti.
Innanzitutto, la spesa complessiva del Comune: 760 Euro l’anno a persona, bambini inclusi (4.286 abitanti). La voce più preponderante messa a budget è ovviamente quella dei servizi ai cittadini: 174 Euro a persona, poco meno di un quarto del totale. Sono in media 80 Euro l’anno a persona quelli destinati a coprire le spese per la nettezza urbana (circa 10% dell’intero bilancio comunale) e ben 32 quelli per la bolletta elettrica e l’illuminazione pubblica. Altri 80 Euro l’anno sono necessari per il cosiddetto “welfare” (scuola e sostegni alle famiglie): di questi, circa 70 riguardano la mensa scolastica, che da sola comporta un budget di ben 295mila Euro sui 3,2 milioni di Euro totali.  Budget cospicuo anche per immobili e manutenzioni: altri 110 Euro a testa (14,5%).
Un altro quarto della “torta” comprende i costi del personale, oltre 125 Euro a persona (17%), che comprendono anche contributi e straordinari, lavoro interinale e consulenze (che da sole superano i 45mila Euro complessivi). Non trascurabili i “costi della politica”, pari ogni anno a circa 17 Euro a testa, di cui 8,3 Euro per le sole indennità degli organi politici. La gestione ordinaria dell’ente (utenze, riscaldamento, cancelleria, telefonia, servizi postali,…) costa al contribuente ben 48 Euro all’anno: si va dai 3 euro  a testa per far funzionare i telefoni ai 6 per i servizi di pulizie.
Circa 78 Euro l’anno, circa un decimo del bilancio, il Comune di Noviglio lo versa ad altri enti e all’Unione di Comuni, per l’erogazione di specifici servizi (pensiamo alla sicurezza pubblica) che non riesce a gestire in autonomia. Altri 72 Euro a testa sono spesi per il rimborso di interessi passivi e mutui. L’anno scorso abbiamo inoltre “investito” la ben 65 Euro a testa per sentenze sfavorevoli e spese legali. 

mercoledì 14 gennaio 2015

Parcheggi fantasma e segnaletica impazzita

Ancora una volta la frazione di Santa Corinna Vecchia fa da cornice ad una curiosa vicenda, che riguarda l’area di sosta situata di fronte al ristorante Mesdì, molto utilizzata nei giorni lavorativi per la sua vicinanza alla fermata del bus, oltre che dai clienti dell’esercizio commerciale.
Ebbene, in base ai racconti di alcuni fruitori, pare che il parcheggio sia stato trasformato, improvvisamente e senza alcun preavviso alla cittadinanza (la comunicazione sarebbe arrivata solo ai residenti di Via XXV Aprile), in un parcheggio con disco orario. L’obiettivo è evidentemente quello di inibire la sosta prolungata nel corso della giornata, venendo così incontro all’esigenza di posteggio dei clienti del ristorante, già danneggiato dalla limitazione di traffico lungo la strada.

Ha destato non poche perplessità il fatto che tutto sarebbe avvenuto in una normale giornata lavorativa, spiazzando gli ignari cittadini che, non avendo notato il cartello, hanno parcheggiato nel piazzale come ogni mattina, trovando al rientro dalla giornata di lavoro, non senza stupore, una multa per divieto di sosta sulla propria auto. 
All’ingresso dell’area di sosta, inoltre, campeggia un cartello con tanto di correzione “a pennarello”, il che contribuisce a dare a tutta la faccenda un risvolto quasi comico, non fosse per i disagi manifestati da alcuni utenti. 

sabato 10 gennaio 2015

Insicurezza stradale: via al sondaggio sulle priorità

Dopo recenti episodi che hanno risvegliato l’attenzione sul tema della sicurezza stradale, abbiamo pensato di iniziare questo 2015 con una inconsueta “hit parade”: la top 10 del rischio sulle strade di Noviglio. Perché in bici, a piedi, in auto, da queste parti, è bene tenere gli occhi aperti. 
L’elenco che il Comitato ha costruito, a partire dalle tante mail, dai post sui social network e dalle segnalazioni dei cittadini, è una lista di nomination non esaustiva e soprattutto “aperta”: con la collaborazione di tutti, vorremmo segnalare all’Amministrazione alcune priorità e, perché no, sviluppare progetti da suggerire a chi di competenza per promuovere la sicurezza stradale su tutto il territorio comunale. 

Ecco le nostre prime dieci “emergenze”. Partecipa anche tu al sondaggio che trovi in fondo alla nostra pagina web, selezionando una delle seguenti situazioni, oppure invia una mail al nostro indirizzo di posta noidinoviglio@gmail.com sottoponendoci ulteriori casi problematici.

1. Ingresso a Noviglio dalla Provinciale 203. Incrocio nevralgico e ingresso ideale al paese: alta velocità, visibilità ridotta con la nebbia e precedenze spesso non rispettate. Nel caos la pista ciclabile: se non si va fino al semaforo in Piazza XI Settembre, qui ad ogni attraversamento si rischia l’investimento. Ma una bella rotatoria no?
2. Immissione di Via Cattaneo sulla Provinciale e attraversamento pedonale a Noviglio. Auto velocissime, attraversamento pedonale poco visibile e pericoloso soprattutto per i ragazzi che prendono il bus. Il tracciato della pista ciclabile è uno slalom e comporta ai ciclisti di percorrere tratti contromano e con scarsa visibilità. 
3. Via Guido Rossa a Mairano e strada per Tavernasco. Stretta, tortuosa, presa d’assalto dalle auto soprattutto al mattino, come bypass in direzione di Milano. All’ingresso di Mairano è stato sistemato finalmente il dissuasore, ma la via è buia e il fosso a lato della stradina è un pericolo costante per auto e ciclisti.
4. Incrocio Via dell’Industria, Via Papa Giovanni XXIII e S.P. 203 a Santa Corinna. Il semaforo con la svolta a sinistra è un palliativo del tutto inutile in questo incrocio in cui i flussi veicolari convergono in maniera disordinata. Pericoloso anche l’incrocio di Via Don Minzoni subito dietro il curvone di Conigo.
5. Strettoia Via Guido Rossa e Piazza Roma a Mairano. La cascina alla fine l’hanno abbattuta, ma la strettoia è rimasta, e soprattutto al mattino le auto dirette verso Milano vi sfrecciano, entrando a tutta velocità nella “piazza” di fronte al Municipio. Proiettili pronti a colpire auto, ciclisti e pedoni.
6. Incrocio del “Porteghetto” a Mairano. Zero visibilità per chi proviene da Via Pertini, e solo uno specchietto di fronte a ovviare al problema. Soprattutto al mattino e con la nebbia, un pericolo costante per gli automobilisti, anche a causa delle alte velocità.
7. Svincolo autostradale A7 di Binasco. L’incrocio della paura alle porte del paese: una situazione incomprensibile, che da decenni attende una soluzione che non arriva mai. Gli incidenti sono purtroppo all’ordine del giorno, le code alle ore di punta interminabili.
8. S.P. 203 Noviglio-Gaggiano. Dopo il bivio per Tainate, terra di nessuno. Stretta, dissestata, piena di buche (che spesso assumono i connotati di vere e proprie voragini) a bordo strada. Ogni volta che si incrocia qualcuno, bisogna pregare di non rovinare l’auto. La allarghiamo? No, manteniamo la mulattiera attuale, altrimenti ci passano i camion. Peccato che, nonostante i divieti, i mezzi pesanti ci passino comunque spesso, e indisturbati.
9. Via Attilio Valé a Noviglio, incrocio Via Carducci. Alla fine il prolungamento della strada col ponte sul Cavo Mainone è stato aperto, ma solo in un senso di marcia. Nella pratica, però, c’è chi lo imbocca contromano, rischiando il frontale. Da quanto ci segnalano, inoltre, Via Valé ormai viene utilizzata come un autodromo.
10. Via XXV Aprile a Santa Corinna Vecchia. Un senso unico istituito con una decisione a senso unico. Negli anni, ne abbiamo viste di tutti i colori: dal sottopasso allagato fino ai mezzi di soccorso bloccati. Ma quello di imboccare la strada contromano è uno sport ormai abbastanza consolidato.  

Qual è la priorità per la sicurezza stradale sul territorio di Noviglio?

Contatore del tempo perduto